Priscilla, la regina del deserto: una storia d’amore

Priscilla, la regina del deserto
Esistono tante forme di amore. Tante forme di famiglia.
È
amore anche condividere un viaggio. Il viaggio potrebbe essere lungo una qualsiasi strada del mondo oppure solo metaforico e interiore. L’importante è che sia con qualcuno che ti accetti, ti capisca e ti accompagni.
Ecco perché penso che Priscilla-La Regina del deserto, spettacolo tratto dall’omonimo film, sia una vera e propria storia d’amore. Quello vero.
Proprio l’amore spinge uno dei protagonisti, Tick, meglio noto come la drag queen Mitzi, ad attraversare il deserto australiano per andare dal figlio. Con lui due sue “colleghe”, la giovane Felicia (Adam per la cronaca) e Bernadette (un tempo Ralph), l’unico transessuale dei tre. A bordo di un bus rosa chiamato Priscilla, incontreranno sul loro percorso i personaggi più disparati e bizzarri, vivranno un sacco di avventure nel bene e nel male e soprattutto si conosceranno meglio, scoprendo un legame d’affetto forse inaspettato (specie tra Bernadette e Felicia, che non si risparmiano mai reciproche, velenose frecciate) ma vero e profondo.
Nel grande ritorno di questo effervescente musical a Milano, sul palco del teatro Manzoni, ad interpretare il trio delle meraviglie sono Cristian Ruiz, Marco D’Alberti e Riccardo Sinisi.
Cristian Ruiz è al solito impeccabile, una garanzia: il suo Tick/Mitzi è intenso e divertente, gli consente di brillare nel canto e nella danza e gli regala alcune delle scene più dolci, in particolare quella della riunione con il figlio. Gambe davvero niente male, tra l’altro.
Straordinario anche Marco D’Alberti, una Bernadette perfetta, sempre elegante e aggraziata quanto una diva della Hollywood dei tempi d’oro, persino quando dice cose che farebbero arrossire un camionista.
Ammiccante e bellissimo (che fisico, complimenti!), Riccardo Sinisi è una Felicia ribelle e impertinente, con ottimi tempi comici e snodata più di Heather Parisi.
Tre fantastici interpreti, uniti da una convincente ed evidente complicità e coadiuvati da un cast di supporto strepitoso, tutto da scoprire, in un allestimento coloratissimo che conta più di cinquecento costumi e una colonna sonora di pezzi indimenticabili che costringono a ballare anche chi come me non possiede il gene della danza. Essendo io di una certa età non ho potuto non commuovermi nel momento di The Morning After (perché probabilmente sono tra i pochi ad aver visto e a ricordarsi di L’avventura del Poseidon). Ma si possono scovare ricordi personali praticamente in ogni brano, tutti sono autentici cult della discografia internazionale.
Priscilla è un inno alla gioia, alla tolleranza e come dicevo all’amore: Mitzi troverà il suo “uomo giusto”, il suo piccolo Benjamin, che con la purezza di un bambino, saprà accettare tranquillamente ciò che suo padre aveva timore di mostrargli di se stesso. Felicia forse maturerà un po’, forse no, ma arriverà in fondo alla storia con degli affetti veri. E anche Bernadette si meriterà la sua possibilità di tenerezza grazie a Bob, meccanico dal grande cuore che saprà vederla davvero, oltre ogni pregiudizio e apparenza.
Amore a trecentosessanta gradi, che riscalda e fa uscire dal teatro con un sorriso. E la voglia di avere come amiche Mitzi, Felicia e Bernadette. L’ho detto a Cristian Ruiz e lui mi ha risposto “Non te lo consiglio”.
Caro Cristian… con tutto l’affetto che ho per te, permettimelo, ti sbagli: non sai che un sacco di donne sognano di avere per amica una drag queen?
E poi loro sono tre brave ragazze, sotto sotto… Inoltre sono più femmine di me: qualcosa da insegnarmi lo hanno di sicuro!
Andate a vedere questa storia d’amore, gente. Godetevi il suo eccellente cast. Lo spettacolo resterà in scena a Milano sino ad ottobre, per poi spostarsi, per ora, a Roma e Napoli. E fatevi contagiare dalla sua atmosfera spumeggiante, portatene via un po’ con voi, trattenete una spruzzata di glitter sul cuore e mettere le ciglia finte all’anima.
Nel mondo che ci piace, quello di cui amiamo raccontare qui, dovrebbero esserci più bus rosa in giro per le strade.

Franca Bersanetti Bucci

Sono Franca, vivo in provincia di Ferrara e sono appassionata d’arte in generale, ma in particolar modo di teatro. Scrivo racconti, poesie e articoli su giornali online e siti internet.

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