Cristian Ruiz: l’arte e la classe

Cristian Ruiz

Fotografia di Federica Signorile.

La prima volta in cui l’ho visto dal vivo sul palcoscenico, Cristian Ruiz interpretava Ponzio Pilato in “Jesus Christ Superstar, al teatro Sistina di Roma, accanto ad una leggenda vivente come Ted Neeley, nientemeno. Un bellissimo modo per scoprire il suo talento. E che talento…
Originario di San Benedetto del Tronto, ha al suo attivo una carriera ventennale, studi di canto, ballo e recitazione in Italia e negli Stati Uniti, un premio speciale come miglior performer di musical del 2012/2013, ripetute e proficue collaborazioni con alcuni dei migliori registi, affermati ed emergenti, del panorama italiano, da Saverio Marconi e Massimo Romeo Piparo, ad Andrea Palotto. Un artista di razza.
E soprattutto un uomo di gran classe.
Al di là dell’elenco delle sue capacità e dei suoi ruoli, Cristian è infatti molto di più.
Umanamente, una persona dotata di rara dolcezza. Regala abbracci autentici e sincera attenzione a chi gli parla. E sul palco, nelle serate live, rivela una personalità incantatrice, da consumato show-man. Impossibile resistergli e non cantare con lui. La stessa duttilità che in quelle occasioni gli consente di spaziare da Claudio Baglioni a George Michael, passando per Whitney Huston e Anastacia, gli ha permesso di interpretare i personaggi più differenti.
Recentemente è stato un cattivo, sia in un episodio delle serie web italiana “Mind” che nella trasposizione in musical di “Ghost”, andato in scena la scorsa stagione e in cui interpretava Carl Bruner. Ed è ottimo anche nei ruoli ambigui o misteriosi, come appunto quello di Ponzio Pilato o del protagonista dell’intrigante “L’ultima strega”.
Ma brilla anche in versione romantica e sentimentale: è stato protagonista di “Alta società” accanto a Vanessa Incontrada, ha vestito i panni del Principe Azzurro e persino del Conte di Fersen nella versione musical di “Lady Oscar”. Va ricordato anche come il dolce e spumeggiante Angel in “Rent”.
Sa anche far ridere! Lo scorso autunno è tornato nel cast di “Jesus Christ Superstar” per interpretare Erode, il personaggio sicuramente più sopra le righe dello spettacolo.
Un ruolo che coniuga efficacemente tutti i suoi lati di interprete è infine quello di Pino, in “Processo a Pinocchio”, scritto appositamente per lui da Andrea Palotto e che gli offre la possibilità di essere buffo, affascinante, tenero e inquietante e di esplorare contrasti e sfumature opposte. Se potete non perdetevelo, sarà in scena al Salone Margherita di Roma dal 29 aprile al 10 maggio 2015.
A tutto ciò aggiungo anche che Cristian è un grande insegnante, adorato dai suoi allievi di stage. Da lui si impara anche solo stando a guardare, la sua passione si trasmette a chi lo ascolta. Cito le sue stesse parole: «L’arte non ha livelli, ha solo bisogno di essere condivisa».
Ecco, Cristian Ruiz è fatto così: crede che uno spettacolo teatrale possa cambiarci, spera di riuscire ad accarezzare le coscienze con una sua interpretazione, ha fede nel potere del teatro, dell’immaginazione e della creatività.
Per questo dico che ha classe.
Al giorno d’oggi bisogna averne per essere una bella anima.

Franca Bersanetti Bucci

Sono Franca, vivo in provincia di Ferrara e sono appassionata d’arte in generale, ma in particolar modo di teatro. Scrivo racconti, poesie e articoli su giornali online e siti internet.

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