Luca Giacomelli Ferrarini e il suo Mercuzio: la forza di un grande interprete

Luca Giacomelli Ferrarini

Foto di Patry Sambo Cometti

Entra in scena comparendo su una scala. Vestito di blu, la giacca con una manica sola, a testimoniare la sua folle unicità. Riccioli lunghi e biondi. L’aria di uno con un segreto da svelare, ma che ancora non ha deciso se raccontare oppure no.
La prima cosa che si pensa nel vederlo è che sia molto bello. Ed oggettivamente parlando, Luca Giacomelli Ferrarini è bello davvero. Ma, mentre scende quella scala, si comincia ad andare oltre, a cogliere la sua espressività intensa e coinvolgente, e si capisce che potrebbe anche essere meno bello di quello che è, il risultato comunque non cambierebbe. Quando poi arriva la sua voce, pura, cristallina, potente, l’incantesimo è istantaneo e completo. Nasce la curiosità, si supera l’attrazione per l’interprete e si arriva al personaggio. Basta poco, infatti, e non si vede più Luca. Di colpo è Mercuzio al cento per cento che ci si trova davanti.
Luca ha questa straordinaria peculiarità: entra dentro la pelle del suo personaggio e porta anche il pubblico con sé. Lo conduce nell’anima tormentata e visionaria di un Mercuzio che è come molti di noi hanno sempre sognato. Mercuzio che parla di sogni e canta della Regina Mab, che non vuole lezioni ed è pronto a sfidare Dio. Mercuzio che nasconde la fragilità dei propri sentimenti dietro una sensualità sfacciata e provocatoria. Che sembra voler ballare alla festa dei Capuleti sino a perdersi, per contrastare l’inquietudine e il presentimento funesto di ciò che lo attende. Mercuzio senza freni, nonostante tutto il più lucidamente consapevole.
Incomparabile Mercuzio, che si batte come un giovane, coraggioso leone, per difendere l’amico Romeo. Un amico che ama troppo. Mercuzio che, poco prima di ricevere il colpo fatale da Tebaldo, in ginocchio di fronte alla morte imminente mormora parole che il pubblico non può sentire, solo per se stesso, l’invocazione di qualcuno che già conosce il proprio destino.
Mercuzio che muore con un bacio. Con la poesia di un re.
Mercuzio che ritorna, un’ultima volta, alla fine dello spettacolo, anima finalmente libera dal limbo, libera di proseguire. Anche qui, in questo breve momento delicato, privo di parole, affidato solo ai gesti, Luca sa trasmettere emozioni struggenti: sono sufficienti la sua mano che lentamente volge il palmo verso l’alto, la sua testa che si reclina all’indietro, in una muta offerta al cielo, mentre la luce su di lui si attenua e il buio, la pace forse, lo inghiotte e ce lo porta via.
Non perdo mai un istante di questa scena. Ogni volta un addio che si ripete. Ogni volta Mercuzio se ne va con un pezzettino del mio cuore. Lo scorso 27 marzo se n’è rubato una grossa porzione… Era infatti probabilmente l’ultima occasione in cui assistevo a Romeo e Giulietta-Ama e cambia il mondo. E Luca mi ha regalato un’interpretazione di livello superiore. Credevo che non fosse possibile, che non potesse esistere un Mercuzio migliore di quello che gli avevo visto recitare finora. Ebbene, mi ha sorpreso. Come del resto ha fatto molto spesso da quando seguo la sua carriera.
Scrivo queste parole proprio in omaggio alla potenza interpretativa con cui ha dato e da’ vita a questo personaggio così complesso e ricco. Per ringraziarlo. Per raccontare la sua bravura e il suo talento a chi non li conosce. Per immortalare il suo Mercuzio, diventato già leggenda. Diventato così profondamente vero e reale che mi mancherà. Così autentico che lo ricorderò come si ricorda un amico. E come tale un po’ di lui resterà sempre con me.
C’è chi dice che del teatro si debbano amare le opere e non gli interpreti. Io penso che quando si tratta di amore e passione – per persone, concetti, ideali, qualsiasi cosa – non esistano regole. L’importante è amare e coltivare questo amore. Consentirgli di renderci migliori. Come interprete, Luca Giacomelli Ferrarini mi ha insegnato la passione per il teatro e ha donato nuova linfa alla mia ispirazione di scrittrice. Auguro a tutti di incontrare sulla propria strada un attore capace di creare arte con tanta e tale forza espressiva e di seminare sogni dalle radici profonde. Forse non sarà Luca, forse sarà un altro. Ma vi auguro che vi cambi la vita, come Luca ha cambiato la mia. Grazie, Maestro.

Franca Bersanetti Bucci

Sono Franca, vivo in provincia di Ferrara e sono appassionata d’arte in generale, ma in particolar modo di teatro. Scrivo racconti, poesie e articoli su giornali online e siti internet.

6 Comments

  1. Cosa posso dire… Soltanto Grazie a Franca Bersanetti Bucci.
    Mercuzio vive e vivrà sempre nel mio cuore soprattutto per merito di questo meraviglioso artista quale è Luca Giacomelli Ferrarini.
    In questo tuo articolo hai descritto in maniera esaustiva moltissime delle emozioni che provo quando vedo Luca interpretare Mercuzio. Mi hai fatto rivivere momenti indimenticabili e sensazioni indescrivibili.
    Ho pianto. Come la prima volta che vidi Mercuzio…. Grazie.

  2. Per me luca è un gioiello che non costa ma brilla e brilla per tutta la vita mi piacerebbe tanto recitare , cantere e ballare con te in un musical ti ammiro luca mio bel mercuzio

  3. Potenza interpretativa? Eccome! Sa esprimere la luce , che porta in se’ già quando appare in scena e, allo stesso tempo, le tenebre che sembrano attirarlo inesorabilmente. La sua bravura si vede proprio in gesti anche minimi, come nella struggente scena finale che descrivi, che ogni volta ( l’ho visto quattro volte dal vivo e a maggio sarà la quinta) muta quasi impercettibilmente.Anche per me questo grande artista è stato motivo di rinnovo di passioni che sembravano sopite! Grazie per le tue parole, vere e profonde.

  4. Per me chi, come fa la scrittrice, riesce a cogliere un dettaglio in particolare dell’interpretazione di un personaggio, merita l’esistenza del personaggio stesso, al pari dell’attore, che merita di goderne in ogni istante. Bravi Franca e Luca, l’interpretazione passa dall’anima, anche se per vie diverse, con la voce o con la penna ^_^

  5. condivido il commento entusiastico anche a me è piaciuta molto l’interpretazione del grande ferraini.Spero di vedeflo anche in altri lavori.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *