Elisa Borsoi: il sogno alimenta il sogno

Elisa Borsoi

Foto di Michela Piccinini

In questa rubrica parlo di “sogni in scena”, non solo di quelli che sognano gli spettatori a teatro, ma anche, forse soprattutto, di quelli che si portano dentro gli attori sul palco. Sono i loro sogni, la forza della loro passione a rendere possibile la magia che si crea durante uno spettacolo teatrale e che coinvolge anche noi che vi assistiamo. Il sogno alimenta il sogno.
E oggi voglio parlarvi di una ragazza che potrebbe regalarci molti nuovi sogni in futuro e che sta inseguendo il suo.
Ho conosciuto Elisa Borsoi agli stage di canto e recitazione a cui ho partecipato nei mesi scorsi come uditrice. Splendida voce, qualità dell’interpretazione già molto più che buona. Anche un profano può capire subito che in lei c’è un talento autentico da coltivare. Lo scorso autunno ho poi scoperto che aveva partecipato alla versione italiana del musical “Spring Awakening” (di cui vi racconterò nel dettaglio prossimamente), come “swing” (figure di supporto che si muovono tra il pubblico o sul palco, cantando come coro) e ho pensato che era veramente il caso di farci quattro chiacchiere.

Parlami di te: quando ti è nata la passione per il teatro musicale?

Quando avevo otto anni i miei genitori mi portarono a vedere l’opera moderna di Riccardo Cocciante, “Notre Dame de Paris” e mi sono innamorata di quello spettacolo: le luci, le melodie, le dinamiche, le emozioni… Non mi stancava mai. Ogni volta era sempre un’emozione inaspettata, una nuova travolgente magia. Quello che ho amato di più era anche il contatto tra gli artisti e il loro pubblico: i loro sorrisi, stanchi ma soddisfatti, felici di aver potuto trasmettere ciò che provavano ad altre persone, ad altri cuori. Da tutto questo è nata la mia passione.

E quando hai deciso di intraprendere questa strada in concreto?

È un desiderio nato molto più tardi. Durante gli anni delle scuole superiori mi ero molto allontanata dal mondo del teatro musicale. Pur amandolo ancora, in quel periodo ero più interessata alle band, al suonare insieme. La passione è poi rinata, più forte che mai, grazie a “Romeo e Giulietta-Ama e cambia il mondo”, che ha davvero cambiato il mio mondo e i miei progetti per il futuro. Ho conosciuto molte persone e grazie a tante bellissime esperienze in giro per l’Italia sono cambiata anche io. Ho cominciato a credere di più in me stessa e anche nei miei sogni. Il pensiero di seguire questi sogni è diventato sempre più potente, tanto che l’ho dovuto ascoltare.

Come sei arrivata a Spring Awakening?

Conoscevo lo spettacolo grazie ad una mia compagna di classe e avevo visto la versione di Broadway su Internet. Mi era piaciuto molto. Ho scoperto poi la versione italiana un anno fa, grazie a Tania Tuccinardi e Flavio Gismondi, che seguo dai tempi di “Giulietta e Romeo” di Riccardo Cocciante. Sempre su Internet ho trovato il bando per le audizioni dei swing, che, divisi nei vari giorni di repliche, avrebbero affiancato il cast durante lo spettacolo. Ho deciso di provare. E così ho potuto leggere per bene la storia, scoprire i vari personaggi e capire quanto questo musical sia dirompente, geniale, ricco di significati, messaggi ed emozioni. Davvero tra i più belli e completi in circolazione.

Che esperienza è stata per te?

Indimenticabile. Per la prima volta ho potuto vedere cosa c’è davvero dietro uno spettacolo, cosa si prova prima di una replica, come ci si prepara prima di entrare in scena. È stato bellissimo vivere questa avventura con altri tre ragazzi, Giulia Mattarella, Francesca Finardi e Riccardo Carollo. Mi sono sentita subito a mio agio con loro, c’era moltissima sintonia tra noi e questo ci ha aiutati molto in ogni scena. Ci capivamo al volo ed è stato fantastico. Ogni azione di uno determinava l’azione naturale dell’altro: solo a ripensarci ho la pelle d’oca!
È uno di quei ricordi che rimarrà ben impresso nella mia memoria: ogni emozione provata la conserverò gelosamente nel cuore, la soddisfazione di sentire un applauso mentre si chiude di fronte a te un sipario, che non ti divide comunque dalle persone che ti hanno guardato quel giorno, ma ti unisce a loro con un legame invisibile.

Quali progetti hai per il futuro?

A gennaio ho superato l’audizione per entrare alla SDM (Scuola del Musical) di Milano, quindi ad ottobre inizierò una nuova meravigliosa avventura. Mi allontanerò dall’Università, per il momento, non potendo ovviamente frequentare entrambe le scuole contemporaneamente, ma non vedo l’ora di iniziare! È un sogno che si avvera e sono felicissima. Quello che di sicuro farò nel futuro è di ascoltare qualche sogno in più: fa bene a noi stessi seguire le nostre aspirazioni, ti spinge a lottare per ciò che ami davvero e in una passione ritrovi sempre la volontà di andare avanti e di superare gli ostacoli. Spero di guardare al mio futuro sempre pensando alle parole che più volte sono state dette durante la mia esperienza di swing in “Spring Awakening”: We believe.

E noi ci crediamo. Ringraziando Elisa per questa intervista, vi esorto a ricordare il suo nome, perché credo che lo sentiremo di nuovo ed in ambiti importanti. Ricordate anche le sue parole. Nel mondo che ci piace ci sono persone così. Persone con il coraggio, la tenacia e la necessaria follia che servono per sognare e realizzare i sogni.
Il sogno alimenta il sogno e può succedere solo se osiamo sognare tutti.

Franca Bersanetti Bucci

Sono Franca, vivo in provincia di Ferrara e sono appassionata d’arte in generale, ma in particolar modo di teatro. Scrivo racconti, poesie e articoli su giornali online e siti internet.

One Comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *