Commovente, drammatico, in grado di donare speranza e infondere coraggio nei cuori: “La sedia di Lulù” (Marina Casciani, Alessandra Santandrea; Itaca, 2011) è l’autobiografia di Alessandra, che l’11 settembre del 2002, in seguito ad un pauroso incidente stradale, resta paralizzata e costretta all’uso della sedia a rotelle.
Alessandra vede la propria vita stravolta: è un momento di profondo mutamento, sia per quanto riguarda la quotidianità, ciò che svolgeva abitualmente in autonomia, sia per quanto concerne l’aspetto psicologico.
La ragazza non perde però la speranza e la voglia di lottare e quando nella sua vita entra Lulù, una cagnolina dal musetto dolcissimo e simpatico, con essa ottiene un vero e proprio “dono d’amore”.
Lulù imparerà, tramite uno speciale addestramento, ad aiutare Alessandra in tutti quei piccoli gesti comuni in cui può trovarsi in difficoltà; dal portarle oggetti, al fare la lavatrice.
L’autrice del libro non si è limitata a tenere per sè la propria esperienza, ma ha deciso di condividerla partecipando a numerose gare agonistiche assieme alla sua amata cagnolina, al fine di promuovere la Pet Therapy come valido aiuto alle persone diversamente abili; attualmente, svolge l’attività di istruttore cinofilo presso la struttura “ChiaraMilla”, un’associazione di promozione sociale e sportiva dilettantistica che si occupa di Pet Therapy situata a Santa Maria Codifiume in provincia di Ferrara. (www.chiaramilla.it).
Alessandra e la sua Lulù sono un simbolo di quanto l’amore tra uomo e animale possa operare veri e propri miracoli: tornare a sorridere si può, anche quando tutto sembra perduto.