Dopo lungo e penoso rimuginare, ho deciso di inaugurare questa rubrica con un articolo su uno dei registi che preferisco in assoluto: David Lynch.
Tuttavia, non parlerò di un film, bensì di una serie tv, anzi, La Serie tv.
Per tutti quelli che, come me, hanno avuto la possibilità di seguire la tv degli anni ’90, “Twin Peaks” è un cult, la serie televisiva per antonomasia. Come non ricordare uno dei primi tormentoni pubblicitari, “Chi ha ucciso Laura Palmer?” e l’indimenticabile colonna sonora di Angelo Badalamenti? Tutto questo sta per tornare.
Lo ha annunciato lo stesso Lynch su Twitter con un tweet inquietante quanto basta per essere di buon auspicio per tutti i fanatici della serie (inclusa la sottoscritta): “It’s happening again”, sta succedendo di nuovo.
Prima di lui lo aveva già anticipato qualcun altro: la stessa Laura Palmer (protagonista della serie, interpretata da Sheryl Lee) quando appariva in sogno al detective Dale Cooper (l’intramontabile Kyle MacLachlan): “I’ll see you in 25 years”, ti rivedrò tra 25 anni. E infatti il ritorno di “Twin Peaks” è previsto per il 2016, con 9 nuovi episodi ambientati nel presente e che continueranno la storia rimasta in sospeso con le parole “How’s Annie?”, come sta Annie, dell’ultima, inquietante e indimenticata scena.
Non si sa ancora nulla di certo sul cast, eccezion fatta per cinque attori che non ci sono più:
Frank Silva (interpretava Bob, lo spirito cattivo che tormentava la famiglia Palmer, il volto della paura e dell’incubo; nonostante si vedesse raramente, la sua presenza era palpabile!);
Jack Nance (Pete Martell, il goffo boscaiolo e pescatore);
Don S. Davis (il Maggiore Garland Briggs, ufficiale dell’Aeronautica statunitense e padre di Bobby);
Dan O’Herlihy (Andrew Packard, ex proprietario delle segherie Packard e marito di Josie);
John Boylan (il sindaco di Twin Peaks, Dwayne Milford).
Intanto, per chi fosse troppo giovane per conoscere questa serie, tutti gli episodi delle prime due stagioni sono a disposizione su Netflix (per ora però non ancora disponibile in Italia) o su dvd.
“Twin Peaks” è diventato un cult perché per primo ha presentato modelli di narrazione alternativi, nonché impegnativi, senza i quali non avremmo avuto i vari “X-Files”, “Lost” o il meno popolare in Italia “Il Regno” di Lars von Trier.
Aspettiamo impazienti il 2016, confidando in Lynch, inquietante, onirico e surreale come solo lui sa essere.
Wow!
Ti ho traumatizzata involontariamente! Lo giuro! <3 Aspettiamo il 2016 con ansia…nel ero senso della parola! Brava! Bell'articolo! <3