Sognando sognando

Sognando sognando«Infine siamo morti di sogno».
Alda Merini

Morire di sogni?
O nascere dai sogni? O, ancora vivere di essi? Per essi?
Mettono paura a volte, i sogni.
Quelli notturni, perché capita che ci dicano cose di noi che non vogliamo ammettere, cose che di giorno ci sforziamo di tenere a bada e di notte vengono a reclamare attenzione, a dirci che non possiamo ingannarle ed ingannarci. Certi sogni così colorati e veri da far male. Quelli che poi te li scrivi da qualche parte, persino. Perché non vuoi scordarli.
E i sogni diurni. I più pericolosi. Li sogni coscientemente. Li costruisci con impalcature di fantasie e una buona dose di speranza. A volte ti ci perdi, ti distraggono, ti portano troppo lontano. A volte sono l’unico appiglio che hai, la tua forza, la tua ragione di andare avanti. Anche il brivido delle farfalle nello stomaco, quella dolce leggerezza che forse ti aveva abbandonato da un po’. I sogni di giorno possono essere semplicemente belli e basta. Senza un perché, solo fatti per regalarci un sorriso.
I sogni sono energia. Carburante per l’anima. Anche quando ce ne vergogniamo, ci imbarazzano, ci spaventano o ci sembrano troppo assurdi per crederci.
Qualcuno ha detto che senza i sogni saremmo morti.
E allora sì, di sogni si può morire e si può vivere.
Di sogni soprattutto si può nascere.

Franca Bersanetti Bucci

Sono Franca, vivo in provincia di Ferrara e sono appassionata d’arte in generale, ma in particolar modo di teatro. Scrivo racconti, poesie e articoli su giornali online e siti internet.

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