RECENSIONE – “Misterioso omicidio a Manhattan”

Misterioso omicidio a ManhattanQuando capitano giornate piovose come le ultime appena trascorse qui dalle mie parti, mi piace chiudermi in salotto, piazzarmi sul divano e riguardarmi un film vecchio, uno dei miei preferiti. Per questo oggi parlo di un film, una commedia thriller, che molti di voi conosceranno già e altri, magari più giovani, no.

Larry Lipton (Woody Allen), un agente editoriale, è sposato con Carol (Diane Keaton) e vive con lei in un condominio a Manhattan. Una sera, rincasando, i due fanno casualmente la conoscenza di una coppia di mezz’età che vive sul loro stesso pianerottolo: Paul House (Jerry Adler) e la moglie Lillian (Lynn Cohen).

La sera seguente, Larry e Carol stanno rientrando a casa quando scoprono che la signora House è deceduta a causa, pare, di un infarto. Nel corso dei giorni successivi, e dopo una visita al signor House per porgergli le condoglianze, Carol inizia ad insospettirsi: Paul House le sembra troppo sereno e spensierato per essere un uomo rimasto vedovo da pochi giorni; la donna inizia a convincersi che la morte improvvisa della signora House non sia stata dovuta a cause naturali, crede sia stato il signor House ad ucciderla.

Carol decide così di condurre delle indagini personali al limite della legalità: non solo spia i movimenti del signor House ma riesce addirittura ad introdursi nel suo appartamento alla ricerca di prove, sempre sostenuta con entusiasmo dall’amico scrittore Ted (Alan Alda). Il marito invece è fortemente scettico, almeno inizialmente, ma lentamente Carol riesce a coinvolgerlo nelle sue avventurose indagini; a sua volta Larry trascina l’astuta Marcia Fox (Anjelica Houston), una scrittrice sua cliente.

Un film che è divertimento puro, grazie alla complicità di Allen con lo sceneggiatore Marshall Brickman e Diane Keaton (entrambi già in Io e Annie). Contemporaneamente giallo classico e commedia ma con un’ironia elegante, il film soddisfa gli estimatori di Allen e anche i più appassionati cinofili, grazie alle numerosissime citazioni cinematografiche: prima fra tutte La Signora di Shangai di Orson Welles, di cui compare addirittura una sequenza intera alla fine del film; poi gli evidenti riferimenti hitchcockiani a La finestra sul cortile e La donna che visse due volte, per non parlare di L’anno scorso a Marienbad di Alain Resnais, citato da Larry quando confessa d’averci messo sei mesi a realizzare che quelli del film erano dei flashback.

Un cast fenomenale: Diane Keaton, donna borghese un po’ nevrotica che vede omicidi ovunque, Woody Allen antieroe disilluso e fifone, e Angelica Houston nei panni della femme fatale particolarmente acuta.
In riferimento al cast, una curiosità: per pochi minuti appare nei panni del figlio di Larry e Carol, Zach Braff, conosciuto ai più per la serie televisiva Scrubs e qui invece per la prima volta sul grande schermo.

Film ricco di battute e sequenze memorabili, su tutte spicca quella (che personalmente mi ha fatto adorare questo film dalla prima volta in cui l’ho visto) in cui i nostri investigatori faidate telefonano al presunto assassino, cioè il signor House, cercando di spaventarlo con una serie di battute preregistrate in modo spassosamente goffo e maldestro.

Larry: «Lo sai che non posso ascoltare Wagner, sento già l’impulso ad invadere la Polonia!»




“Misterioso Omicidio a Manhattan” (“Manhattan Murder Mistery”, commedia thriller, USA, 1993) di Woody Allen. Con Woody Allen, Diane Keaton, Jerry Adler, Lynn Cohen, Alan Alda, Anjelica Houston, Ron Rifkin, Joy Behar, William Addy, Melanie Norris, Marge Redmond, Zach Braff. Produzione: TriStar Pictures.

Francesca Orlandi

Mi chiamo Francesca, sono laureata in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università di Ferrara e da sempre appassionata di cinema. In questo spazio virtuale mi occuperò di recensire film e dare consigli cinematografici.

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