RECENSIONE – “L’Agnese va a morire”

L'Agnese va a morire, di Renata ViganòLa voce della Viganò rende certamente una delle più lucide testimonianze delle Resistenza italiana, il suo personaggio, l’Agnese, è una donna in carne ed ossa che si ha l’impressione di conoscere da sempre.

La vicenda, ambientata nelle valli di Comacchio, ha inizio quando il marito di Agnese viene deportato in quanto comunista. Da allora Agnese, avvicinata dai compagni di Palita, inizia a partecipare in maniera sempre più attiva alle attività della Resistenza. Inizialmente si tratta di una collaborazione sotterranea, facendo la staffetta per i partigiani. In seguito però, il tragico incontro con un soldato tedesco sconvolgerà definitivamente la sua vita costringendola ad un’esistenza clandestina al fianco dei combattenti della Resistenza.

Agnese contraddice Guccini: gli eroi non sono tutti giovani e belli, ce ne sono anche di vecchi, grassi e malandati. L’Agnese è un personaggio di un’umanità eccezionale che esce dalla pagina per incarnarsi in tante figure di nonne e vicine di casa che noi tutti portiamo nella memoria.

Il personaggio della Viganò ci insegna il valore della ribellione al potere che parte prima di tutto nel cuore e nella mente, che si misura sulle possibilità di ognuno e che non significa necessariamente lanciarsi in grandi imprese eroiche. La sua voce ferma e sicura, piantata in faccia ai tedeschi, ci lascia la colpa di tante nostre piccole vigliaccherie, “cosa posso fare io?” ci chiediamo, e non facciamo niente, la grassa e vecchia Agnese ci insegna cosa fare, Resistere, sempre e a qualsiasi costo contro il male, l’ingiustizia e la crudeltà.

Raramente un romanzo tocca corde così profonde dell’essere umano, l’Agnese arriva nel territorio esclusivo dell’anima, dove solo una donna sa condurre, insieme a Ida Ramundo de La storia, L’Agnese è certamente una delle eroine più toccanti della letteratura italiana.

Brenda Canales

Mi chiamo Brenda, ho una grandissima passione per la cultura, la natura e tutto ciò che accade nel mondo nei più svariati ambiti. Di mestiere faccio la traduttrice, pertanto è nella mia natura osservare il mondo e le parole.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *