L’emicrania

lentrata-di-cristo-a-bruxelles-di-amelie-nothom«Mi fa così male che se l’Apocalisse potesse sopraggiungere all’istante, sarebbe fantastico.

─ Vuoi che vada a cercare un medico?

─ Non serve a niente… Avrei bisogno di qualcosa che… mi desse alla testa più del dolore.

─ Cosa?

─ Non lo so.

Salvator corse fuori. In via del Martello non trovò niente. In via della Falce, nemmeno. In via dell’incudine c’era un fioraio; entrò nel negozio e chiese di poterlo prendere in affitto immediatamente.

─ Che storia è questa? ─ disse il venditore.

─ Lei mi lascia la bottega così com’è, con tutti i fiori, fino a domani mattina. Non ci deve entrare nessuno, neanche lei.

Propose una somma talmente esorbitante che il fioraio non poté rifiutare.

Salvator tornò in albergo, prese Zoe tra le braccia e la portò al negozio. Il commerciante abbassò la saracinesca di ferro e furono soli con i mazzi di fiori.

L’odore di tutti quei fiori fu tanto forte da dare alla testa, e Zoe uscì dal suo torpore. Quando vide dov’era, si stupì.

L’emicrania svanì. »

Tratto da: Senza nome (L’entrata di Cristo a Bruxelles, 2001), Amélie Nothomb

Brenda Canales

Mi chiamo Brenda, ho una grandissima passione per la cultura, la natura e tutto ciò che accade nel mondo nei più svariati ambiti. Di mestiere faccio la traduttrice, pertanto è nella mia natura osservare il mondo e le parole.

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