Una gran bella notte

una-gran-bella-notte-roma«È bella di notte la città. C’è pericolo, ma pure libertà. Ci girano quelli senza sonno.»
Erri De Luca

L’una di notte. Roma.
Per una via della capitale cammina una donna sola.
Non c’è molta altra gente in giro. In un bar due o tre clienti, il cameriere sta ritirando i tavolini all’esterno.
La donna comunque non cammina veloce, non ha fretta, non si guarda alle spalle. Anzi si ferma, davanti a una chiesa illuminata.
Ci è passata davanti di giorno, ma ora nel buio, delineata dalle luci e dalle ombre, le pare un altro luogo.
La fotografa, due o tre scatti.
Ha questo piccolo vezzo, di cercare di fermare gli istanti dentro le fotografie. Vuole catturare anche questa chiesa, questa atmosfera.
Non è silenziosa la notte di Roma, eppure c’è una strana quiete, una dolcezza sottile. E la donna continua a camminare, le mani nelle tasche, il passo sicuro e sereno.
Arriva a un portone, supera un ingresso, un giardino interno. Sopra di lei lenzuola appese ad asciugare ondeggiano come grandi vele . Roma la accoglie nelle stanze di uno dei suoi vecchi palazzi ottocenteschi.
Un po’ come in un romanzo, pensa. O in uno di quei vecchi sceneggiati anni Settanta. Come Il segno del comando, magari. Forse questo posto ha una storia d’amore e di fantasmi conservata nelle pareti.
Scosta la tenda, si affaccia oltre il davanzale: Roma ricambia il suo sguardo, la inquadra nella cornice della finestra.
Una donna con una tazza di caffè in mano. Una donna che beve caffè di notte.
Perché deve sognare, continuare, non smettere. E non vuole dormire.
Quella donna sono io.
E credetemi questa è una gran bella notte.

Franca Bersanetti Bucci

Sono Franca, vivo in provincia di Ferrara e sono appassionata d’arte in generale, ma in particolar modo di teatro. Scrivo racconti, poesie e articoli su giornali online e siti internet.

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