La mia cosa più bella

La mia cosa più bella«Credo che uno scrittore debba abbandonarsi
al piacere di sognare, di scrivere.
Anche se ciò fosse imprudente».
Jorge Luis Borges

Una delle prime parole che ho pronunciato è stata “lollo”.
Che per me significava “penna”.
Stavo appena imparando a parlare e già pensavo alla penna.
Ho anche delle foto in cui a sei mesi sfoglio con molta serietà Postal Market.
Un po’ più grande, quando però non sapevo ancora leggere, ho imparato a memoria la favola di Cenerentola in versi, su un libretto illustrato che aveva la forma di Cenerentola stessa: giravo le pagine nel punto corrispondente alle frasi, la gente che me lo vedeva fare credeva che leggessi. Io invece amavo semplicemente già le parole e il fatto che messe insieme creassero delle storie.
Le disegnavo persino. Non sapendo scrivere, ancora, disegnavo storie. Dovevo comunque raccontare.
Poi sono arrivate le elementari e i leggendari “pensierini”. Il percorso nelle parole è cominciato davvero.
Ed eccolo spuntare da un cassetto, qualche settimana fa: quaranta pagine rilegate col nastro adesivo, con tanto di copertina personalmente illustrata, la divisione in capitoli, l’indice. “Il mistero della Dea Scarlatta”.
Scritto intorno alla quinta elementare, credo. Non ricordo assolutamente di che cosa parli. Però l’ho scritto io, la bambina che ero. Quella che già voleva la penna quando nemmeno aveva un’idea di cosa fosse.
La scrittura era con me già dall’inizio, dentro, come un germoglio. Ci sarà fino alla fine, una delle poche cose che so.
Una delle cose più belle che ho.

Franca Bersanetti Bucci

Sono Franca, vivo in provincia di Ferrara e sono appassionata d’arte in generale, ma in particolar modo di teatro. Scrivo racconti, poesie e articoli su giornali online e siti internet.

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