La domanda in contropiede

Jonh Lennon 1Qualche tempo fa mi è stata fatta una domanda di fronte alla quale non mi aspettavo di trovarmi in difficoltà. Sembrava così ovvia la risposta ed invece non mi è venuta subito. Anzi, non sono nemmeno sicura di averla ancora trovata. Mi è stato chiesto per quale motivo un artista si può considerare grande nonché innovatore. In effetti bisognerebbe partire da un dato oggettivo e non soggettivo. Ma è una cosa possibile? Spesso nei miei post indico un artista come oggettivamente tale e degno di nota, pur non avendo brani che girano sul mio iPod, o apprezzando solo qualche singolo e non l’intera produzione anche se addirittura venerata dai più. Basta quindi il successo delle masse e sono caduta anch’io nella trappola? Un artista è un personaggio pubblico ed è chiaro che più arriva alla gente più ha possibilità di smuovere fenomeni sociali. Ma è anche vero che, sovente, artisti perfettamente sconosciuti apportino a questo intricatissimo universo di musica, management, media, moda etc… delle novità. Novità che però possono non essere realmente tali. Tiro fuori l’esempio classico odierno: Lady Gaga che di innovativo non ha fatto un bel niente, però ha il merito di essersi contestualizzata e averci regalato un mondo nuovo in cui sguazzare insieme a lei. Anno 2008. Eppure ha soffiato vento di novità. John Lennon, nel nostro caso, s’inseriva in un contesto sociale completamente diverso. Intanto nella possibilità di veicolare un messaggio: i mezzi erano inferiori per tipo. La questione si giocava sì in radio e per la prima volta anche in video, ma soprattutto la si giocava su una strada che era inesplorata sotto tanti aspetti. Si sapeva che stava cominciando una nuova era ma non si sapeva dove si sarebbe andati a finire. Adesso si sa dove siamo andati a finire e stiamo ancora combattendo per aggiustare il tiro. Allora ci si poteva beare di una tecnologia tutta da scoprire. Ora Lady Gaga & Co. devono giocare sull’astuzia e soprattutto sul tempo e la sua velocità. Per batterlo, naturalmente. Nel marketing, oggi come allora, il tempo è un elemento chiave. Stiamo parlando d’industria musicale, che a prescindere dalla qualità dell’opera, deve generare guadagno. Ecco come due sostanze si veicolano alle masse in due ere diverse. A distanza di qualche decennio. Aiuto!

Insomma, la grandezza di un artista si gioca in maniera del tutto relativa.

Purtroppo è anche vero che i temi sono gli stessi. Dico purtroppo perché a distanza di tanto tempo e di fronte a tante lezioni che la storia ci ha spiattellato sotto il naso, ancora stiamo discutendo (nel migliore nei casi) di diritti umani, civili, guerra sì guerra no. Per carità, è chiaro che se la società evolve anche questi argomenti vanno di volta in volta ampliati, riveduti e adattati. Ma appunto, se la società evolve. Noi non ci stiamo evolvendo, per ora, ma la speranza c’è sempre e alberga in molti, e perciò l’amore e il rispetto reciproco che dovrebbero essere indiscutibili, dogmi, sono ancora sul banco di posta di una partita a poker. Poi sono concetti che possiamo riferire al mondo o più nello specifico, come al bullismo ad esempio, tant’è che ancora questa realtà ci violenta (sempre riferito all’uomo, la Natura è vittima) e ancora una volta la musica, o in modo più esteso l’arte, rimangono un’arma potentissima che spara bombe di espressione, talento, umanità ed emozioni.

Jonh Lennon 2John Lennon era un cecchino, o meglio, è un cecchino d’eccezione, tant’è vero che i suoi colpi ancora centrano il bersaglio perché sono emozioni che tutti abbiamo bisogno d’incontrare. Possiamo reprimerci come esseri umani quanto ci pare, imporci regole di vivere che non possono appartenerci ma che magari ci fanno sentire tanto fighi e produttivi. Ma direi che non funziona. Perciò mi accomodo da qualche parte in mezzo a quelli che stanno sulla riva del fiume e aspettano il loro momento. La paura sta nel cosa troverò una volta che il fiume avrà finito di portarci i resti, ma tant’è i pellerossa avevano una risposta anche per questo: se vuoi sconfiggere una paura la devi affrontare. Io vado in crisi per molto meno.

Perdonatemi questi pensieri in libertà, ma essa era un pilastro nella vita di Lennon e me la sono presa.

Perciò, in conclusione, forse più che di singoli grandi artisti, sarebbe meglio parlare di un grande mezzo di comunicazione e condivisione che tira fuori anime, cuori e tante cose da dire che altrimenti rimarrebbero inascoltate.



Giovanna Cardillo

Sono Giovanna. Da anni m’interesso di musica, che scrivo e soprattutto ascolto. Ho esperienza come musicista nel teatro terapeutico e ho studiato Culture e Tecniche della Moda. Mi innamoro di tutti i gatti che vedo e ho sposato appieno la loro filosofia di vita. Anzi, tutte le loro sette vite!

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