Geometrie

Geometrie
«Di tutto restano tre cose:
la certezza che stiamo sempre iniziando,
la certezza che abbiamo bisogno di continuare,
la certezza che saremo interrotti prima di finire.
Pertanto dobbiamo fare dell’interruzione un nuovo cammino,
della caduta un passo di danza,
della paura una scala,
del sogno un ponte,
del bisogno un incontro».
Fernando Pessoa

Una ragnatela al tramonto.
La luce finale che scorre sui fili sottili, ruota intorno ad angoli e curve, precipita e risale lungo le geometrie impossibili che vibrano delicate nella brezza. Fragili ma resistenti. Complesse quanto le stelle che bruciano nel cielo.
Geometrie folli quanto i nostri percorsi, che si intrecciano, inerpicano e circumnavigano sogni, speranze, decisioni, fallimenti, illusioni. Imbastiamo complicate reti di sentimenti e fantasie, per catturare emozioni, nutrirci di esse. Resistono i nostri propositi, le nostre elastiche, appiccicose intenzioni. Il vento può creare persino musica, pizzicando i nostri voli pindarici. E la rugiada adornerà brillando i disegni dello scoramento, delle sconfitte, dei rimpianti.
Poi potrà bastare un gesto infastidito, una qualsiasi forza esterna ed indifferente ai nostri difficili arabeschi, per spazzare via ogni costruzione.
Geometrie impossibili e folli, le nostre.
Geometrie labili.
Che vibrano nel vento per poi disfarsi.
C’è solo da sperare che la luce vi si accenda sopra, anche solo per lo spazio di un’ora estiva.

Franca Bersanetti Bucci

Sono Franca, vivo in provincia di Ferrara e sono appassionata d’arte in generale, ma in particolar modo di teatro. Scrivo racconti, poesie e articoli su giornali online e siti internet.

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