«Nulla esiste di più singolare, di più scabroso, del rapporto che si forma fra persone che si conoscono solo attraverso lo sguardo: ogni giorno, ogni ora si incontrano, si osservano e nello stesso tempo, costrette per civiltà o bizzarria personale a insistere nella finzione, serbano un contegno indifferente e staccato, non si salutano ne scambiano parola. Tra loro si forma un fluido di inquietudine e di curiosità esacerbata, un isterico bisogno, inappagato o innaturalmente represso, di conoscenza e di mutuo scambio, e sopratutto, infine, una sorta di ansioso riguardo: poiché l’uomo ama l’uomo e lo onora finché non è in grado di giudicarlo; è dall’incompleto conoscersi che nasce il desiderio.»
Da: La morte a Venezia (1912), di Thomas Mann