Welcome To The Jungle

Guns ‘n’ Roses 1Stamattina sono stata richiamata da uno strillo d’ansia di una mamma sulla quarantina d’anni. Credevo fosse qualcosa di grave, in realtà si trattava della sua piccola Robocop. Lo dico con affetto. La bimba in questione arrancava maldestramente su una bicicletta tutta rosa, con tanto di rotelle posteriori (imparerà..). Era bardata da capo a piedi, sembrava stesse partendo per una missione di guerra nelle vicinanze, anche se non mi sovviene di essere in una “zona calda”. Beh, insomma, per farla breve, mi è venuto da sorridere pensando a come andavamo noi in bicicletta quando eravamo bambini. Forse siamo già morti e non lo sappiamo. Mai indossato casco, ginocchiere, gomitiere, polsiere e, ebbene sì, la bimba aveva anche i guantini. Ora, non che voglia sostenere che sia giusto mandare i propri figli allo sbaraglio rischiando che si rompano l’osso del collo, ho solo voglia di fare la “tardona della situazione” proprio in un post sui Guns ‘n’ Roses. Quando mi ricapita?

La “tardona della situazione” ricorda benissimo il giorno del suo nono compleanno, quando di corsa si diresse in sala da pranzo, pronta ad aprire i regali. Sul tavolo c’era un paccone enorme morbidissimo con un gran fiocco. “Evvai! Mega-peluches”, ho pensato! In realtà il regalo l’aveva scelto mio fratello, più grande, il quale si sentiva in dovere d’istruirmi. In poche parole, il regalo non era altro che una T-Shirt infilata su un cuscino. Sfilata dal cuscino, finì addosso alla sottoscritta, che tutta fiera scese in giardino a mostrare il trofeo agli amici (che più tardi quel pomeriggio finirono schiantati contro un muretto, perché avevamo la mania di andare in quattro su una bici sola… solo qualche escoriazione… ecco il perché della sopracitata bimba Robocop… non imitateci). Ma avevo ragione d’essere orgogliosa, perché quella maglia voleva dire che ero diventata grande: la mitica T-Shirt dei Guns ‘n’ Roses. Ben presto avrei avuto accesso allo stereo, al walk-man AIWA (fino ad allora ne usavo uno che mia madre aveva preso coi bollini del detersivo, che funziona ancora…), ma soprattutto mi avrebbero permesso di assaggiare il caffè (sì, lo so, altri tempi).

Altro ricordo legato ai Guns è quando siamo andati al negozio di strumenti a comprare la chitarra acustica per mio fratello. Rigorosamente Gibson. Quella che costava meno. Insomma: un legno con sei corde, però mitica perché ha sopportato molte cose. Tipo i primi tentativi d’accordi sui pezzi Patience, One in a million… Ecco, meno male che nessuno cantava, però è nato un chitarrista.

Guns ‘n’ Roses 2I Guns hanno sempre avuto il pregio di dare atmosfera alle situazioni. E mi hanno sempre dato l’idea che, in fondo, fosse stato tutto un po’ uno scherzo. Ma in realtà, con la loro faccia tosta, rabbia e grinta, hanno fatto tanto e l’hanno fatto bene. Hanno portato a termine il tour più lungo della storia del rock, Use your illusion tour, 192 date, e chiudiamo definitivamente la diatriba di One in a million: Axl cercava di descrivere l’impatto con la metropoli di Los Angeles. Quindi nessuna intenzione di esprimere razzismo e omofobia. E’ vero che Axl Rose è un tipino nervoso, ma ci hanno regalato degli autentici capolavori. Estranged è, a mio parere, uno dei più bei brani scritti in assoluto di cui hanno prodotto un video costosissimo, come nel loro stile di proporre video epocali, infiniti e sempre molto drammatici. Memorabile l’esibizione di Axl al Freddy Mercury Tribute Concert nel 1992 sulle note di We will rock you e Bohemian Rhapsody. Ricordo che è stato eletto migliore voce rock di tutti i tempi (definizioni che secondo me lasciano un po’ il tempo che trovano, però voce spettacolare, senza dubbio. Effetto Guns: hai una grattugia tra le mani e sei contenta). Che altro aggiungere se non che quando sfogli i libretti dei cd, ne approfitti per respirare quel moto d’orgoglio che ti veniva dall’essere fan dei Guns ‘n’ Roses? Non è una sensazione facile da descrivere, perché è stata un’epoca, un modo di essere “sfacciati e cattivi”. Ora fa sorridere. Quando nel 1996 la band ha finito, è stato triste. Chinese Democracy è uscito nel 2008 dopo dieci anni di mareggiate all’interno dei “nuovi” Guns.

Ultima parentesi: ho imparato ad andare in bicicletta sulla ghiaia, con mio fratello che mi teneva per il portapacchi della bici e mi diceva “Pedala che ti tengo”. E io ho cominciato a pedalare, con lui che mi diceva che mi teneva su, finché non l’ho sentito più parlare e mi sono girata: se n’era andato a suonare un pezzo dei Guns ‘n’ Roses e io intanto pedalavo su due ruote. Welcome to the jungle!

Giovanna Cardillo

Sono Giovanna. Da anni m’interesso di musica, che scrivo e soprattutto ascolto. Ho esperienza come musicista nel teatro terapeutico e ho studiato Culture e Tecniche della Moda. Mi innamoro di tutti i gatti che vedo e ho sposato appieno la loro filosofia di vita. Anzi, tutte le loro sette vite!

2 Comments

  1. Ma no! Era una licenza per il pezzo, in realtà sai benissimo che il nostro essere giovani é un fattore secondario. Con la nostra intelligenza, bellezza e sagacia ci mangiamo a colazione ogni limite d’età. Scorpacciate d’autostima insomma…. ;-D

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *