RECENSIONE – “Disconnect”

DisconnectMi sento sempre soddisfatta quando, per puro caso, mi imbatto in un bel film senza averlo espressamente cercato. È quanto mi è successo qualche sera fa con Disconnect.
Il film è l’intreccio di tre vicende separate ma i cui personaggi sono accomunati dal dover fare i conti con il mondo di internet e quelle sue caratteristiche che molto raramente vengono tenute in considerazione dai suoi utenti: la pericolosità, la trasgressività e la solitudine.
Nina Dunham (Andrea Riseborough) è un’ambiziosa giornalista televisiva agli inizi di carriera. La sua vita professionale fa un salto di qualità quando riesce ad ottenere un’intervista con Kyle (Max Thieriot), un ragazzo minorenne che di professione fa lo spogliarellista – e non solo – in rete. Più precisamente, Kyle è scappato di casa e ora vive con altri spogliarellisti minorenni, tutti alle dipendenze del boss Harvey (Marc Jacobs). In seguito all’intervista, l’FBI chiede a Nina l’indirizzo di Kyle al fine di chiudere il sito web in questione e siccome la giovane reporter ha dovuto pagare per avere un primo contatto con il ragazzo, infrangendo così la legge, su consiglio di Rich Boyd (Jason Bateman), il legale dell’emittente per cui lavora, decide di collaborare con le autorità. Così facendo però, tradirà la fiducia di Kyle e getterà sia lui che se stessa in pericolo.
Jason (Colin Ford) e Frye (Aviad Bernstein) sono due compagni di scuola. Decidono di creare su Facebook un account fasullo col nome di “Jessica Rhony” per prendersi gioco di Ben (Jonah Bobo), loro compagno di scuola e figlio di Rich Boyd. Ben, solo ed emarginato dal resto dei compagni, inizia un intenso scambio di messaggi con “Jessica”, arrivando persino ad inviarle una foto di se stesso nudo. Jason e Frye condividono la foto con altri compagni: in poche ore la foto diventa virale ed è sul telefono di tutti. Il colpo psicologico per Ben è troppo duro e le conseguenze saranno tragiche.
Cindy (Paula Patton) e Derek (Alexander Skarsgård) sono marito e moglie. Recentemente hanno subito un terribile lutto: hanno perso il loro bambino. I due scoprono che qualcuno ha rubato la loro identità online. Non ricevendo alcun aiuto dalla polizia, decidono di rivolgersi ad un detective privato, Mike (Frank Grillo), che è anche il padre di Jason. L’uomo, dopo alcune indagini, scopre che Cindy frequenta regolarmente una chat room come supporto psicologico per la perdita subita, e ha stretto amicizia con una persona in particolare, cioè un certo Stephen Schumacher (Michael Nyqvist), che Mike identifica come il ladro d’identità. Derek, frustrato per la piega presa dalla sua vita sia personale che lavorativa, decide di farsi giustizia da solo.
Il film è molto coinvolgente e fino all’ultimo si rimane incollati allo schermo per scoprire l’esito finale delle tre vicende. Le tre storie sono tutte molto credibili ma anche dolorose. Internet è nelle vite di tutti noi in una misura spesso oggettivamente spropositata e fuori controllo. Questa dipendenza dalla rete diventa ancora più pericolosa quando coinvolge i minorenni. Le storie di Ben e di Cindy e Derek, ci riguardano tutti molto da vicino, il cyber-bullismo in modo particolare, è una dolorosa realtà di cui leggiamo i tristi esiti sul giornale.
Dal finale del film, per quanto possa sembrare banale, sarebbe bene trarre un insegnamento: nessuna delle tre vicende si chiude, ma ognuno dei personaggi, cercando una soluzione alla propria condizione, si riavvicina alle persone che ama e dalle quali aveva preso le distanze, per colpa del lavoro o degli eventi tragici della vita. Il vero rifugio quindi, non può essere oltre lo schermo di un pc, ma nelle persone che ci sono vicine.

«Oggi che siamo sempre connessi, ci sentiamo più soli che mai.»






“Disconnect” (drammatico, 2012, Stati Uniti) di Henry Alex Rubin. Con Jason Bateman, Hope Davis, Frank Grillo, Michael Nyqvist, Paula Patton, Andrea Riseborough, Alexander Skarsgård, Max Thieriot, Colin Ford, Jonah Bobo, Haley Ramm, Kasi Lemmons, Erin Wilhelmi, John Sharian, Norbert Leo Butz, Erin Drake, Antonella Lentini, Marc Jacobs. Produzione: LD Entertainment, Wonderful Films.

 

Francesca Orlandi

Mi chiamo Francesca, sono laureata in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università di Ferrara e da sempre appassionata di cinema. In questo spazio virtuale mi occuperò di recensire film e dare consigli cinematografici.

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