Margherita di gennaio

Margherita di gennaio«La normalità è una strada lastricata:
è comodo camminarci
ma non vi crescono fiori».
Vincent Van Gogh

È difficile spiegare agli altri la propria diversità.
Specie quando ci si presenta come un essere umano apparentemente normale, anzi persino banale.
Se hai un’aria banale, qualunque, appunto normale, come puoi non aver fatto le cose che fanno tutti o averle fatte o sentirle in maniera differente?
Se ti sforzi di spiegarlo, spesso ti guardano scettici, capisci che non ti credono, che pensano
che stai esagerando, magari per essere un po’ meno banale, un po’ meno qualunque.
Perché, insomma, la diversità, quella che ti fa sentire sempre fuori posto e fuori tempo, sempre sbagliata, sempre non all’altezza, sempre… aliena… ecco, questa diversità così difficile da indossare, da portare sulle spalle, da respirare, da portarsi dietro ogni giorno, non è contemplata, di solito.
Di solito il prossimo prende in considerazione solo la diversità eclatante, quella che fa discutere, quella che diventa anche baluardo, simbolo. Quella meno evidente, quella nascosta, è qualcosa che ti devi tenere nelle ossa, tenerla come un segreto, perché si potrebbe dire che è troppo sottile per essere creduta o affascinare.
E nessuno conosce la fatica, lo sforzo, nel cercare di convincerti che questa tua diversità invisibile forse ti rende speciale. Che magari non sei destinata, non lo sei mai stata, a fare o volere o sentire quello che vogliono tutti gli altri, perché sei così e vai bene così, e dietro la tua banalità, se si prendessero la briga di guardarti veramente, lo vedrebbero. Vedrebbero il mistero.
Ovviamente è tutta una fatica solo tua, il tuo quotidiano combattimento intimo.
Quando sei una diversa vestita di banalità sei come una margherita di gennaio. Sei lì coraggiosamente rivolta verso il sole, ma forse solo un passante su cento si china a guardarti e a pensare che gennaio non è un mese per le margherite.

Franca Bersanetti Bucci

Sono Franca, vivo in provincia di Ferrara e sono appassionata d’arte in generale, ma in particolar modo di teatro. Scrivo racconti, poesie e articoli su giornali online e siti internet.

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