«L’avevo conosciuta per caso all’inaugurazione di una mostra fotografica, a Imola, e dopo qualche battuta – mi ricordo che lei aveva detto: “C’è la sensazione che si alzi il vento e che arrivi qualcosa di nervoso, in queste foto” – ci eravamo messi a parlare per ore, fino a esaurire la voce. Lei amava l’arte, i libri, le cose belle, le cose interessanti. Come me. Perché faccio l’autista ma ho la mia brava –e inutile- laurea in Lettere con centodieci e lode, e quando voglio e trovo la persona giusta, so come e di cosa parlare.»
Tratto da: Nebbia e Cenere (2003), Eraldo Baldini