«Imparerai che il tempo non è qualcosa che può ritornare, pertanto devi coltivare il tuo giardino e decorare la tua anima, invece di aspettare che qualcuno ti porti fiori»
J.L.Borges
Qualcuno che ci porti fiori… Che ci regali un giardino.
Lo si sogna sempre. Si sta lì, seduti, a crogiolarsi un po’ nell’apatia, con la fronte aggrottata, pensando che niente di quello che desideriamo arriva. Lo vediamo, il tempo che passa. Pensiamo sempre che i fiori siano dietro l’angolo, misteriosamente lì in attesa, mentre anche noi aspettiamo loro.
Ma non sappiamo che al cambiamento bisogna predisporsi. Aprirsi alle possibilità. E allora arriverà, improvviso, diverso da come lo immaginavamo. I fiori non ce li porterà nessuno, giungeranno a noi solo i semi delle cose nuove, portati dal vento. Cose nuove che non avevamo neppure concepito. Un luogo, una persona, un sorriso, un gesto…
Se ci predisponiamo al cambiamento nel nostro giardino arriveranno piante che non intendevamo piantare e la fioritura di primavera sarà una continua sorpresa. Scopriremo profumi e colori del tutto imprevisti.
Non che ci sia da illudersi, la pioggia non ci verrà risparmiata. Il cambiamento significa anche
un giardino sconquassato dalla tempesta, sfregiato dalla grandine. Le stagioni avverse sono una certezza. Ma bisogna continuare ad avere speranza. A coltivare e proteggere ciò che il vento ci ha portato. Quello che non speravamo e che invece in qualche modo era lì, sul nostro percorso, da prima che potessimo scorgerlo oltre una curva. Lì, a crescere piano piano per noi, rompendo la crosta della terra.
Una manciata di fiori blu, magari. Tutti soli ma forti. La nostra sorpresa da cogliere.
