«E se quest’anno poi passasse in un istante,
vedi amico mio,
come diventa importante
che in quest’istante ci sia anch’io.
L’anno che sta arrivando
tra un anno passerà,
io mi sto preparando,
è questa la novità».
Lucio Dalla
E ci risiamo…
Un altro anno è giunto al capolinea.
Pensiamo sempre più o meno le stesse cose: sembra ieri che era cominciato, com’è volato il tempo, non ce ne accorgeremo e passerà in un attimo anche questo che sta per arrivare… La musica alla fine non cambia mai molto. Il tempo semplicemente scorre, a dispetto dei calendari, dei veglioni, dei buoni propositi, delle speranze o del far finta di niente.
La cosa migliore che può capitare alla fine di un anno è ritrovarsi con la sensazione di aver vissuto tanto. Nel bene e nel male. Avere un bel bagaglio di emozioni da ricordare. Un bilancio di risate e di ansie mescolate insieme. E magari anche giungere in fondo con qualcosa in più, qualcosa che all’inizio non avevamo e non ci aspettavamo neanche. E invece, nell’arco di dodici mesi, guarda un po’ come la vita può cambiare.
Spesso il cambiamento è anche perdita, ma altrettante volte è sorpresa positiva, o pura crescita, evoluzione. Ci si è costretti o si sceglie, l’importante è renderlo un’occasione. Per imparare, per aprire gli occhi, anche fra le lacrime.
E soprattutto sognare. Sognare prima, durante e dopo. Sommare i sogni realizzati a quelli nuovi di zecca, aggiungere pure quelli che ci viene da ridere solo a immaginare di sognarli. Sognare in quantità.
Auguro quindi a tutti di voltarsi indietro e pensare che beh, accidenti, quante cose, quanta vita. E poi di guardare avanti e pensare, beh…
Ora proviamo a viverne di più.