La scampagnata

Il segreto del burrone di Macarger, di Ambrose Bierce«Mi piace la solitudine ed amo la notte, così presi subito la decisione di “accamparmi fuori” e, dal momento che era già buio, feci un letto di rametti ed erba in un angolo della stanza, poi arrostii una quaglia sul fuoco che avevo acceso nel camino […] Provavo un senso di conforto ma non di sicurezza. Mi accorsi che fissavo la porta aperta e la finestra vuota con maggior frequenza di quanto potessi giustificare. Aldilà di quelle due aperture, tutto era nero. Ero incapace di reprimere una certa sensazione di apprensione mentre la mia fantasia dipingeva il mondo esterno e lo riempiva di entità a me nemiche, sia naturali che soprannaturali: prime fra queste, nelle loro rispettive classi, c’erano l’orso grigio, che sapevo esser stato visto occasionalmente in quella regione, ed i fantasmi, che avevo ragione di pensare non esistessero. Sfortunatamente, le nostre sensazioni non sempre rispettano la legge delle probabilità, e per me, quella sera, il possibile e l’impossibile erano ugualmente inquietanti.»

Tratto da: Il segreto del burrone di Macarger (1891), di Ambrose Bierce

Brenda Canales

Mi chiamo Brenda, ho una grandissima passione per la cultura, la natura e tutto ciò che accade nel mondo nei più svariati ambiti. Di mestiere faccio la traduttrice, pertanto è nella mia natura osservare il mondo e le parole.

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