Il vicino rumoroso

E proseguiamo questa gitarella in quel dell’Inghilterra. Devo ammettere che la giornata di oggi ricorda molto il clima inglese: pioggia, pioggia, pioggia. Conclusione: si dorme molto, molto, molto bene e nulla potrà farmi mettere un piede fuori dalle coperte. Sognare è bello. Alziamoci, che il quotidiano chiama. Così, in netto contrasto con la mia già citata bradipitudine, mi accingo ad animare questa giornata uggiosa con un pilastro del ritmo inglese: Ringo Starr. Anche se la sua tecnica non è considerata all’unanimità il suo pregio maggiore, in tutta onestà, ammetto che non me ne importa un fico secco. Per me, chiunque riesca a coordinare il movimento di braccia, gambe e cantare, anche solo i cori, è per me degno di nota. Poi ci sono le figure che amo particolarmente, e lui è uno di questi. Vedo Ringo come il quibus necessario per una grigliata (e il fatto che cito una grigliata mentre sono a dieta è frutto del caso?), quello che annega le patatine fritte nel ketchup e che apre le bottiglie di birra con l’accendino. Mai capito come si fa, ma tanto c’è chi lo fa per me (vedi Ringo, ah – ah magari!). Insomma, colui che ti mette a tuo agio se non sei un tipo troppo sofisticato. Diciamo che posso considerarlo come il batterista giusto per i Beatles nel senso dell’abito improponibile perchè sta bene solo a una modella. E tu piangi lacrime amare (non è vero) perchè non lo puoi indossare. D’altra parte che occasioni ci sarebbero per sfoggiare una mise così ardita? Fare la spesa al supermercato? Ah, quì si potrebbe aprire un mondo, sul tirarsi come ad un matrimonio per la passeggiata domenicale al centro commerciale, ma me lo tengo per un altro post. Dico solo che io ci vado in tuta e non vado per farci la passeggiata. La sua produzione è degna di un artista ricco di fantasia e talento, comunque. Le sue incursioni come attore, doppiatore e pittore non sono sporadiche. Anzi. Non ho visto un film che fosse uno, ma è lo stesso. Ci sono e provvederò, con le patatine fritte e il ketchup e qualcuno che mi apra la bottiglia di birra con l’accendino.

Ok, salto di palo in frasca. Ma a questo punto della storia, posso rimandare la disquisizione circa le passeggiate al centro commerciale a un altro post, ma sul vicino rumoroso devo esprimermi quì ed ora. Sono accomodata con le gambe sotto una coperta di vera lana, di circa trent’anni fatta a mano da mia madre, e sono disturbata dal nuovo vicino che ha un brutto vizio: parla al telefono come se non ci fosse il volume per regolare la conversazione. Urla tutto il giorno cose di cui francamente m’interessa poco. Nulla. Ringo sarebbe per me un grandissimo alleato, perchè potrebbe prestarmi un piatto della sua Ludwig per percuotere il vicino rumoroso, anche solo per testare un nuovo sound. Sono sicura che accetterebbe la cosa con grande entusiasmo. Al limite, lo convinco io.

Ringo Starr 2Bene, chiusa questa parentesi, torniamo a noi. Ringo Starr ha una vera e propria passione per la pittura, con una produzione molto viva e la sovvenzione di diversi premi. Io dico che è bravo, con la sua aria da folle che guarda il mondo a 360°. Si è trovato in mille avventure e ammetto, di aver appreso solo poco fa la sua travagliata situazione clinica durante l’infanzia. E’ stato piuttosto sfortunato e costretto a lunghi periodi di ricovero. Ma sono anche stati la sua, e la nostra, grande fortuna. Proprio in quel frangente ha cominciato ad avvicinarsi alla batteria, incoraggiato dal compagno della madre. Ecco perchè bisogna incoraggiare i pargoli a trafficare con gli strumenti musicali. Possono benissimo decidere di disinteressarsi, per carità, oppure, nonostante non brillino per rigore accademico, possono combinare un gran bel disastro (disastro in senso buono, chiaramente). Mi sento di puntualizzare però una cosa, visto che ormai siamo tutti inseriti in un contesto di vicinato: se il più o meno infante si sentisse attratto dalla batteria, magari controllate prima che ad essere la vostra dirimpettaia non sia la sottoscritta. Mai in vita mia vorrei dissuadere un giovine dall’avventurarsi per le insidie del ritmo, anzi, chiedo solo pietà per la mia pace domestica. Poi, possiamo organizzare la grigliata, ormai i ragazzi sanno aprire le bottiglie di birra con qualsiasi cosa e sono immuni agli effetti collaterali del ketchup, però davvero, pietà. Sono un bradipo silenzioso.

Giovanna Cardillo

Sono Giovanna. Da anni m’interesso di musica, che scrivo e soprattutto ascolto. Ho esperienza come musicista nel teatro terapeutico e ho studiato Culture e Tecniche della Moda. Mi innamoro di tutti i gatti che vedo e ho sposato appieno la loro filosofia di vita. Anzi, tutte le loro sette vite!

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