Il mistero di Enrico

Dunque, vi avviso già che siamo alle prese con un mistero assai fitto: non sono nemmeno sicura che esista davvero questo chitarrista che si aggira per i peggiori locali del globo, accordando la chitarra coi denti e stappando bottiglie di birra coi pollici. Ok, forse sto esagerando, ma vorrei solo ricreare un po’ di quella atmosfera surreale che ha condito una serata ancora fredda di quel periodo in cui si prepara il passaggio di consegne tra l’inverno e la primavera. Enrico Cipollini, all’anagrafe Enrico Cipollini, appunto, è un personaggio riservato, di quelli che ti guardano straniti se gli proponi di scrivere un articolo sulla sua opera (non lo chiamerei lavoro, perché penso si offenderebbe), non perché lo disturbi, penso più perché sia timido. Ok, forse no. Non lo so. E’ uguale: l’articolo viene fuori lo stesso e quindi la proposta diventa comunicazione di servizio.
L’incontro avviene per caso quando una mia amica mi propone di andare a vedere uno show completamente in acustico, cioè proprio senza amplificazione, in un locale che si chiama Korova Milk Bar: mi dico, perfetto! Avranno anche ampia scelta di analcolici visto il Milk del nome (?)… ok, ho comunque dirottato su un birrino con stuzzichini (se sono anziana dentro). Così nell’umida serata ferrarese ci apprestiamo a sederci per terra mentre tutti ancora stanno in piedi, con il serio timore di dover usare l’argano per rialzarci. Ma il sacrificio viene premiato ampiamente. Già l’anda di Enrico è tutta un programma, quando comincia a suonare, e anche a cantare a dire il vero, finisci subito in relax. La tensione cala e no, non siamo ad un ritrovo new age, ma a un vero acustico blues. La stoffa di Enrico è già stata ampiamente notata, non l’ho certa scoperta io… cioè non lo conoscevo ma gli altri già sì e quindi sono arrivata tardi ma spero in tempo per averlo conosciuto prima del grande successo.. Ecco, riprendo il discorso seriamente perché stiamo parlando di cose fatte col cuore e con passione. Quest’artista ha vinto già dei premi e suonato in quel di Londra, nonché aperto live per grandi artisti. Inoltre compare magicamente in gruppi che spaziano dal rock, al blues e al funky. Starà mai fermo? Mah, no. Meglio. La provincia è già abbastanza ferma di suo, meno male che qualcuno la movimenta senza darsi tante arie ma andando piuttosto sul concreto.
Al suo attivo ha l’EP Songs from the shelter, seguito dall’album Stubborn Will. Ora, credo ci riserverà delle novità, ma non so quando, come, perché e nemmeno se davvero quella sera l’ho sentito suonare oppure no: so che a un certo punto è finito sul bancone del locale, perplesso, sì era perplesso ma moderatamente divertito, sì, credo.. comunque era sul bancone con chitarra, voce e circondato da meritati applausi, ha regalato ancora emozioni. Seratona.
Quello che mi auguro incontrando questo tipo di persona è che rimangano appassionati e genuini continuando a perseguire con grinta il proprio percorso, costellato anche di gente che ama vivere di luce che rimane però riflessa (e consapevoli di essere squali). Trovo perciò importante sostenere artisti di questo tipo, che non se ne fanno molto del mio incoraggiamento perchè sono già ampiamente convinti (per fortuna) e anche sostenere locali che hanno questo tipo d’iniziative che hanno un compito molto importante, ultimamente divenuto un evento: aggregare. Quando le persone condividono un momento creano quell’energia necessaria a ricaricarci e a spronare l’entusiasmo per nuove idee.
Adesso mi rimane solo una cosa: Enrico Cipollini esiste? Qualcuno di voi ne ha veramente notizia? C’è anche un sito web, molto carino, dove potete venire a conoscenza delle sue incursioni nel mondo e delle novità che si preannunciano sempre molto interessanti: enricocipollini.com , dateci un’occhiata.
E ho ancora un altro compito molto difficile: immagini, foto, dove le trovo? Sarà lui? Non sarà lui? Chi può dirlo! Video, ho bisogno di video! Enrico! Ma insomma! Santo cielo… Ce la faremo, ce la faremo. Non perdetevelo se riuscite a beccarlo! Sarebbe un vero peccato!






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www.enricocipollini.com

[ Immagini tratte dai profili e dal sito macondo.bologna.altervista.org ]

Giovanna Cardillo

Sono Giovanna. Da anni m’interesso di musica, che scrivo e soprattutto ascolto. Ho esperienza come musicista nel teatro terapeutico e ho studiato Culture e Tecniche della Moda. Mi innamoro di tutti i gatti che vedo e ho sposato appieno la loro filosofia di vita. Anzi, tutte le loro sette vite!

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