«Sì, ho visto qualcosa dei mari d’Oriente; ma ciò che mi ricordo meglio è il mio primo viaggio laggiù. Ragazzi, sapete bene che vi sono di quei viaggi che paiono preordinati a illustrare che cos’è la vita, e potrebbero anche simboleggiare la condizione esistenziale. Tu lotti, lavori, sudi, quasi ti ammazzi, e talvolta ti ammazzi sul serio, cercando di riuscire in qualcosa… e non ce la fai. Ma non per qualche tua mancanza. Semplicemente non riesci a fare niente, né di grande né di piccolo ̶ niente del tutto ̶ neppure sposare una vecchia zitella, o portare fino al suo porto di destinazione un dannato carico di seicento tonnellate di carbone.»
Tratto da: Giovinezza (1898), di Joseph Conrad