Per voi, due nuove piccole suggestioni letterarie, con le quali spero di stimolare un pò la vostra curiosità di lettori…
La festa del caprone, di Vargas Llosa
Un autore incredibile che si conferma uno dei miei preferiti di sempre. “La guerra delle fine del mondo” rimane, forse, superiore, ma in questo romanzo la dimensione allucinata e violenta del potere si incarna nella realtà storica raggiungendo un’intensità che poche opere posseggono. Alla capacità di raccontare la storia con rigore e precisione Llosa unisce nella narrazione una forza dirompente, i meccanismi del potere sono esasperati e smascherati spietatamente, indagati e mostrati nell’essenza, finché l’inquietante organismo della violenza che l’uomo esercita sull’uomo si mostra per ciò che è in realtà: un vuoto simulacro in cui si agitano pulsioni animali e banali, foga sessuale e istinto di sopravvivenza, senza alcuna sacralità e saggezza. Un insegnamento per tutti, che purtroppo in Italia vale doppio.
Con le peggiori intenzioni, di Alessando Piperno
In fatto di libri mi ritengo un censore piuttosto severo, se c’è una cosa che odio è sprecare tempo a leggere un brutto libro, perciò, in anticipo sulla lettura cerco di eseguire un’attenta selezione a priori (che sì, significa avere dei pregiudizi). Detto questo, tuttavia, occorre dire che ogni tanto occorre “buttarsi” per scoprire nuovi orizzonti. Non avevo grandi aspettative per questo libro un po’ -mainstream- invece mi sono dovuto assolutamente ricredere. Finalmente un italiano non patetico, non sentimentale, ruvido, preciso e, sopratutto DIVERTENTE in qualunque senso lo vogliate intendere.