ARIA DI NATALE parte III: Baffi allo Zenzero




Vi avevo detto di non fuggire da questa miniserie natalizia perché il meglio arriva questa settimana: era molto che volevo parlare di Elio e le Storie Tese, ma mancava l’occasione giusta. Il suggerimento è giunto in quella famosa sera davanti alle polpettine di miglio e prosecco. No, non c’era lo zenzero anche se rimane uno degli ingredienti base del Natale. Altra argomentazione valida è la questione regali. Elio traduce questa durissima tribolazione interiore con un dialogo senza colpi ferire tra il cliente dell’ultimo minuto e un negoziante esperto di musica anni ’80 che ascoltava dai ’70. Beh.. anch’io ascolto musica dei ’10 almeno dai ’90… ok, sto dando i numeri e non cederò alla sottile vena ironica sull’innovazione musicale di questo periodo. Mi concentro invece sui regali dell’ultimo minuto, soprattutto quelli fatti a persone che sai d’incontrare assolutamente impreparata, tutto per non fare la figura di quella che se avesse potuto avrebbe anche evitato. I tranelli sadici di chi sa… Va beh, in ogni caso, ho deciso che risolverò con una bella lista di regali da emergenza natalizia:

– dei baffi finti: utili per colloqui, ritrovi familiari in cui ti dicono che sei sempre uguale come fosse un complimento, fototessere e per sentirsi in generale più in linea con i laureati in Master di Scienza della Sopravvivenza.
– mutande di lana: ok, dipende dall’età media dei partecipanti alla cena che volevi evitare, ma eventualmente possono essere spacciate per un nuovissimo copricapo utile per chi porta i paraorecchi pelosi; basta far coincidere i pertugi.
– scatola di preservativi: possibilmente della Coop, “Fallo Sicuro”. No, non è una battuta, si chiamano veramente così e sono molto utili non solo per prevenire orrende malattie contagiose, ma anche per evitare di arricchire la tavola di futuri perseguitati/persecutori. Ma sono certa che la vostra è una famiglia felice e serviranno solo al primo scopo.
– bottiglioni di prosecco 3×2: serviranno a preparare il nemico per la fuga. Sarà talmente ubriaco che non si accorgerà della vostra assenza, anzi, vi ricorderà come chi ha tenuto banco per tutta la sera. Rischio maggiore: che ubriachi fradici vi ci ritroviate voi. Esistono persone geneticamente resistenti al prosecco.
– teglia antiaderente: messaggio chiaro, a Natale si fanno le lasagne. Per piacere esoneratemi dagli esperimenti culinari o piatti improponibili a base d’interiora. Aspetto tutto l’anno per quella dannata teglia e mi avete già scombinato i piani invitandomi a una cena con menù a sorpresa. Lasagne, chiedo solo lasagne. Anche bio.
– Michael Bublé: ok, l’ho già massacrato e non era mia intenzione, ma lo faccio per la sua carriera; bisogna alimentare il mistero del nessuno lo ascolta e tutti lo comprano. Il motivo è oscuro ma forse fa parte delle massime competenze del Master. Rischio relativo: non hanno un lettore cd perché tecnologicamente avanzati.
– viaggio per la Terra del Fuoco solo andata con Ryanair: un must. I pinguini sono carini e coccolosi… ci sono i pinguini nella Terra del fuoco?
– catene per auto: così siete sicuri che se andranno davvero a quel paese, dando la possibilità di raggiungere luoghi inesplorati perfettamente equipaggiati.
Lo so, una lista regali d’emergenza non è un articolo su di un artista e sono anche sicura di essermi dimenticata qualcosa. E’ che accennare anche lontanamente a una qualche informazione sulla carriera sempreverde di questa band che ha sfornato una verità dopo l’altra sbattendole in classifica senza alcun pudore mi sembrava così… poco Elio, ecco. Il punto è che vorrei rendere davvero merito a questa band per aver reso noto un sentire non proprio raro. Diamo voce a chi ama il Natale ma odia gli inviti a cena obbligati. O comunque tutto ciò che di obbligato esiste in relazione ad esso.
Ora, non saprei dire se ascoltare Elio mi renda più cinica, consapevole o semplicemente più integrata col resto del mondo. I pezzi da citare sono tutti, quindi come faccio? O li odi o li ami, si sà che sono musicisti impeccabili e preparati, esperti d’immagine senza alcun dubbio. Hanno all’attivo incursioni teatrali e televisive. Suonano dagli anni ’80 ma li ascoltiamo almeno dai ’70… cioè… intanto Buon Natale a tutti eh!!!

Giovanna Cardillo

Sono Giovanna. Da anni m’interesso di musica, che scrivo e soprattutto ascolto. Ho esperienza come musicista nel teatro terapeutico e ho studiato Culture e Tecniche della Moda. Mi innamoro di tutti i gatti che vedo e ho sposato appieno la loro filosofia di vita. Anzi, tutte le loro sette vite!

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