RECENSIONE – La “dolce vita” di Giacomo Casanova.

Storia della mia vita, di Giacomo CasanovaLibertino, avventuriero, spia, mago e alchimista: Giacomo Casanova si racconta nella sua autobiografia Storia della mia vita. La lunga esistenza del più famigerato “amante” di tutti i tempi viene messa a nudo (senza tralasciare i più intimi particolari) dallo stesso protagonista, che con autoironia, precisione e dovizia di dettagli narra le sue imprese e ci lascia un ritratto indimenticabile dell’Europa Settecentesca.
Casanova nacque a Venezia nel 1725, figlio di artisti, fin da ragazzo si distingue per la sua scaltrezza e intelligenza, che lo aiuteranno ad intrattenere rapporti con personaggi potenti dell’epoca e a trovare protettori disposti a finanziare i suoi numerosi vizi, primo fra tutti la passione per le belle donne e il gioco d’azzardo. Rinchiuso nel carcere detto “dei Piombi” di Venezia, considerato uno dei carceri di massima sicurezza per l’epoca, con mille peripezie riesce ad evadere, è il primo uomo al mondo che vede la buona riuscita di questa impresa. Si trasferisce poi in Francia, dove è tra i primi ad ideare il gioco del Lotto e a intuirne le potenzialità di guadagno e diffusione fra la popolazione. Da qui girerà per le Corti europee prestando servizio come spia e intrecciando numerose relazioni amorose, pur senza mai sposarsi. Muore a Dux, in Boemia, nel 1798, circa un anno, dopo aver terminato la scrittura della sua autobiografia. Tra le righe della sua opera traspare un uomo dal pensiero moderno anche traduttore di opere teatrali, poeta, con una grande cultura di scienza e finanza, un uomo insomma in grado di cavarsela in ogni circostanza sempre seguendo la libertà delle sue passioni.
Leggere della sua vita è come aprire una finestra sul passato; percepisci l’autore quasi come un amico che con astuzia ti fa l’occhiolino e sembra dirti di vivere al massimo fino all’ultima pagina.
Riderai quando saprai che spesso non mi sono fatto scrupoli di ingannare gli stolti, i bricconi o gli sciocchi, se era necessario. Per quel che riguarda le donne, si è trattato di inganni reciproci da non tenere in alcun conto, perché quando c’è di mezzo l’amore, si è regolarmente ingannati da una parte e dall’altra.“.

Serena Piovaccari

Mi chiamo Serena, sono laureata in Tecnologia della Comunicazione Audiovisiva e Multimediale, mi occupo di regia e creazione di audiovisivi. Adoro scrivere poesie e leggere libri. Ritengo che leggere sia come aprire una meravigliosa finestra in un mondo sconosciuto, resta alla curiosità del lettore la sua scoperta.

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