Mc Colleen Cullough, l’autrice del famosissimo Uccelli di Rovo, ci regala un’altra opera colma di avventura e passione: L’altra parte del mondo.
Questo romanzo è tratto da una storia vera: la biografia di Richard Morgan, uno dei primi coloni a sbarcare in Australia dall’Inghilterra attorno alla seconda metà del Settecento. L’autrice attraverso una minuziosa ricerca e grazie alla collaborazione dei discendenti di Morgan ricostruisce la vita di Richard: dapprima uomo libero, poi prigioniero e infine pioniere nel nuovo continente australiano. Richard Morgan conduce una vita tranquilla, fatta di lavoro, sacrifici e dedizione alla famiglia. Inizialmente questo personaggio ci appare mite e quasi succube delle vicende che si susseguono nel suo piccolo mondo, ma quando viene ingannato e imprigionato nelle navi penali inglesi e conseguentemente deportato, il suo carattere si forgia ed emerge un leader d’animo giusto in grado di guidare e aiutare i prigionieri come lui fra pericoli e immani sofferenze. Richard con astuzia e intelligenza riuscirà a crearsi amicizie e alleanze, in uno sfondo di drammatiche condizioni di vita e inumane fatiche.
Il romanzo si snoda nell’arco di un’esistenza intera e trasporta il lettore intensamente attraverso un percorso di vita realmente vissuto. Un’opera interessante da più punti di vista: umano e storico, fra biografia e documento, che ci permette di conoscere le origini della moderna Australia e di tutti quelli che come il protagonista sono stati i pionieri dei suoi insediamenti.
«Ci inventeremo modi per passare il tempo e così non impazziremo. […] Se diventiamo matti l’avranno vinta loro e io mi rifiuto di dargli questa soddisfazione. Vinceremo noi.» ( L’altra parte del mondo, RCS Libri Rizzoli, 2001)