Musical sotto le stelle: quando la passione crea magia

Musical sotto le stelle quando la passione crea magia

Fotografia di Riccardo Panozzo.


Una sera fresca nel mezzo di un’estate caldissima. Una piccola oasi di musica e talento in una piazza sotto il cielo stellato. Succedeva una settimana fa, il 10 luglio, a Schio, in provincia di Vicenza, ma il senso di armonia che ho respirato mi ha accompagnata fino ad ora. Chi segue regolarmente questa mia piccola rubrica informale sulla passione per il teatro ha di sicuro ormai imparato a conoscere Luca Giacomelli Ferrarini, poiché scrivo di lui davvero spesso. Ho sempre affermato che gli devo la scoperta (o meglio ri-scoperta) del teatro e anche una maggiore comprensione delle sue sfumature, di come la sua particolare magia possa manifestarsi in tanti modi diversi restando sempre ugualmente intensa. Anche di come un performer sia più di un attore e più di un cantante. E Luca appunto mi ha condotta a Schio, dove si trova la scuola in cui insegna, e dove, oltre che come artista sul palco, ho avuto modo di apprezzarlo come maestro di un gruppo di allievi davvero eccellente e come regista di uno spettacolo, Musical sotto le stelle, che mi ha colpita per la sua fluidità, privo di sbavature, con cambi di scena e ritmo all’altezza degli allestimenti professionali. Orizzonte Danza, giunta proprio nel 2015 al suo quarantesimo anno di vita, è una scuola prestigiosa, con corsi didattici annuali di danza e musical per bambini e ragazzi (e non solo) di tutta Italia, la possibilità di borse di studio e stage estivi. Sul palco, oltre a Luca, ospite d’onore della serata, c’era anche Eleonora Pasin, insegnante di danza, appartenente alla compagnia Kronos e coreografa dello spettacolo, che si è esibita con il collega Massimo Carraro. Bellissima in particolare la coreografia su un brano strumentale dal Fantasma dell’Opera, preparata tra l’altro – come riferitomi da Eleonora stessa – in pochissimo tempo. Poi loro, gli allievi, che hanno portato in scena estratti da quattro famosi musical, La Bella e la Bestia, Cats, Sister Act e Mamma mia, affrontando vari cambi di costume e diversi registri interpretativi con sorprendente disinvoltura. La loro padronanza mi ha veramente sorpresa in positivo e mi dispiace di non conoscere i nomi di ognuno, perché meriterebbero di essere citati tutti. Posso menzionare quelli che più mi hanno impressionata, come Linda Quero, dotata della grinta e del carisma di una performer già professionista, e l’altrettanto notevole Sara Slaviero, che sono state presenti sul palco quasi per l’intero spettacolo, destreggiandosi abilmente tra una scena e l’altra. Oppure penso a due giovanissimi come Tobia Lanaro, dalla presenza scenica già molto incisiva e una voce che non si dimentica, che ha aperto la serata (in duetto con la notevole Diletta Marzano) e Diletta Busin, che, nonostante l’età, ha saputo rendere con efficacia la struggente malinconia di un pezzo carico di rimpianti come “Memory”. Devo ricordare anche l’esibizione di una delle allieve over 25, Elena Turini, che ha stemperato l’atmosfera effervescente di Mamma mia con la dolce amara “The winner takes it all”, canzone che mi ha emozionata molto, riportandomi il ricordo di qualcuno a cui ho voluto molto bene. La forza del teatro musicale sta anche in questo: saper conquistare lo spettatore, toccandone le corde più intime e personali, così che ognuno di noi può ritrovare se stesso o un pezzo della propria storia in un personaggio, in una nota, in un passo di danza. Ho scritto anche altre volte di quanto sia bello poi il momento dopo uno spettacolo, quando incontri gli attori con l’oro della felicità negli occhi, quel guizzo speciale nei loro sguardi nel sapere di avere donato emozioni reali al pubblico. A Schio è stato forse ancora più piacevole del solito, perché mi sono arrivati tangibili la sintonia, la stima, il rispetto reciproci tra gli insegnanti e gli allievi, la soddisfazione e l’orgoglio di aver realizzato qualcosa di ben riuscito insieme. Il mondo che mi piace è anche questo, fatto di persone che condividono un passione autentica, per la quale spendono sudore, fatica e impegno. Costruire Bellezza non è facile, ma direi che Luca Giacomelli Ferrarini, Eleonora Pasin e i loro ragazzi sanno bene come farlo. Una delle notizie della serata è stata che la scuola creerà anche una sua compagnia di musical, quindi da loro possiamo solo aspettarci belle novità. Io le attendo curiosa. A volte l’insieme di tante piccole magie ne crea una grande.

Franca Bersanetti Bucci

Sono Franca, vivo in provincia di Ferrara e sono appassionata d’arte in generale, ma in particolar modo di teatro. Scrivo racconti, poesie e articoli su giornali online e siti internet.

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