Michelangelo e il pupazzo di neve: raccontando un uomo e un professionista dell’arte


 
Dopo la morte di Lorenzo il Magnifico, sul finire del Quattrocento, Michelangelo si ritrovò senza lavoro, sino a quando, un paio di anni dopo, il figlio e successore del Magnifico, Piero De’ Medici, detto “il Fatuo”, lo sfidò a creare una statua di neve. Sfida che Michelangelo ovviamente vinse, collocando un bellissimo pupazzo di neve in via Larga, a Firenze.
Da questo spunto nasce il nuovo spettacolo teatrale creato ed interpretato da Carlo Vanoni, in prima nazionale il 14 ottobre al Teatro Nuovo di Verona.
Da vent’anni protagonista poliedrico del mondo dell’arte, come consulente di gallerie e curatore di mostre, conferenziere, ospite di trasmissioni radiofoniche e televisive, Carlo Vanoni è anche un interessante autore ed attore, che a teatro ha già portato gli spettacoli L’Arte è una caramella (tratto dal libro A letto con Monna Lisa, scritto con Luca Berta) e I migliori quadri della nostra vita, con Leonardo Manera.
Ora, con Michelangelo e il pupazzo di neve, il suo intento è raccontare momenti e aneddoti della vita del grande artista, ma anche analizzare la sua personalità, spogliandolo del mito e parlando dell’uomo, la sua forza, la fragilità, la perseveranza, l’amore, il confronto con il potere.
Per farlo, Vanoni si avvale della musica, accompagnandosi con la chitarra elettrica, e di proiezioni, allo scopo di narrarci Michelangelo senza banalizzarlo, ma anzi stupendo e sovvertendo i luoghi comuni.
Lo spettacolo è prodotto da Florian Metateatro Centro di produzione teatrale. Nel cast tecnico: Giulia Basel (collaborazione artistica e voce fuori campo), Umberto Marchesani e Massimo Vellaccio (voci fuori campo), Elisabetta Gabbioneta (elementi scenografici), Stefano di Buduo (video mapping), Matteo Dalla Noce (luci), Edoardo De Piccoli (assistente in scena), Federica Palmarin (foto di scena). La regia è di Gian Marco Montesano.
Dopo il debutto di Verona, Michelangelo e il pupazzo di neve sarà il 23 novembre al Teatro Alfieri di Asti, poi, nel 2018 approderà al Teatro Dehon di Bologna, il 2 febbraio, per giungere poi al Brancaccino di Roma, dall’8 all’11 febbraio.
Avrete, anzi avremo, quindi più di un’occasione per lasciarci raccontare Michelangelo in modo diverso. E suggerirei di coglierla.



[Fotografie di Tiziano Ionta]

Franca Bersanetti Bucci

Sono Franca, vivo in provincia di Ferrara e sono appassionata d’arte in generale, ma in particolar modo di teatro. Scrivo racconti, poesie e articoli su giornali online e siti internet.

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