La luce di quando ero bambina

La luce di quando ero bambina«… mi vado a sdraiare dove l’anitra si posa sull’acqua
in tutta la sua bellezza e lo splendido airone si specchia
E lì trovo la pace delle cose selvatiche
che non hanno tensioni nella vita, pensando al dolore che verrà».
William Blake

Una sera d’agosto, fresca, forse con già un respiro nascosto di autunno. E un piccolo lembo di terra ed erba che si allunga sul fiume. Una platea di sedie da giardino e un palco improvvisato, per ascoltare un violino e un violoncello e la voce da cantastorie di un attore che declama brani di grandi scrittori.
Il vento intreccia il mormorare dei rami degli alberi con gli archi e le melodie, le parole gocciolano via, diluendosi nell’acqua. E intanto il cielo mi passa sopra. Cambiano i colori, la luce si trasforma e il crepuscolo inizia ad avvolgermi. Un momento che di solito sarebbe segreto e silenzioso, serbato solo dallo scorrere del fiume.
Invece questa sera il sole tramonta accompagnato dalla musica. Ed ecco l’inatteso spettacolo, stormi di uccelli che inventano disegni in volo, salgono e scendono quasi sul ritmo delle note, come se danzassero per me, nuvole vive, arabeschi di sogno.
Il fiume osserva, gli uccelli danzano e lentamente ritrovo la luce di quando ero bambina, quella luce magica piena di favole ancora da raccontare. In cui il dolore guarisce, l’ansia si addormenta, la speranza cresce.
Quella luce che nutre.
La luce che pulisce l’anima.

Franca Bersanetti Bucci

Sono Franca, vivo in provincia di Ferrara e sono appassionata d’arte in generale, ma in particolar modo di teatro. Scrivo racconti, poesie e articoli su giornali online e siti internet.

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