La Bella Addormentata del Balletto del Sud: matrimonio tra tradizione e modernità

La bella addormentata del Balletto del Sud 1Alcune settimane fa ho avuto modo di vedere il mio primo balletto classico dal vivo. Nel teatro della mia cittadina. Una novità per me andare a teatro a piedi, senza dover prendere treni o camere in albergo. E appunto per un balletto… Ero curiosa, attratta dall’idea di assistere ad una forma d’arte a cui non sono avvezza.
Ebbene, sono stata ripagata e anche sorpresa.
Perché quella firmata dal coreografo Fredy Franzutti è una versione della Bella Addormentata davvero particolare e originale. Le musiche sono sempre di Ćaikovskij, ma la storia non si rifà più alla fiaba del 1697 di Charles Perrault, bensì al racconto a cui Perrault stesso si ispirò, e che è tutto italiano, inserito da Gianbattista Basile nella raccolta Lo cunto de li cunti, del 1636.
Franzutti pesca quindi nella più storica e classica tradizione italiana ma la mossa originale è che poi utilizza questa tradizione per trasportare la vicenda della principessa Aurora nella modernità.
Ambienta la fiaba nel Salento e, invece di far pungere Aurora da un fuso, la fa mordere da una tarantola salentina. E attenzione, la principessa nasce negli anni ’40 del secolo scorso, in una casa di campagna in cui la famiglia si è trasferita per sfuggire alla seconda guerra mondiale. Il fatidico sedicesimo compleanno in cui cadrà vittima della tarantola si svolge quindi a guerra finita, nel periodo vivace e colorato postbellico, e il principe giungerà a risvegliarla cinquant’anni dopo, per cui ormai negli anni 2000.
Un ponte gettato direttamente tra la fiaba originaria di Basile e i giorni nostri. Con un principe, Ernesto, che nientemeno è un antropologo di nobili origini e si aggira nella campagna salentina, armato di cartina, per trovare il luogo in cui, secondo le leggende popolari, riposerebbe la fanciulla morsa dalla tarantola e condannata ad un sonno stregato.
Stregato, già… ed ecco il personaggio forse più interessante dell’allestimento: la strega Carabosse, maga del paese, parente della famiglia non gradita e per questo offesa e alla ricerca di vendetta, che a volte appare con le sembianze di una vecchia curva e a volte si trasforma invece in una sorta di fascinosa drag queen. Nel ruolo, Andrea Sirianni, accattivante e divertente.
In contrapposizione a Carabosse, la fata Lilla, zingara dai poteri magici benevoli, interpretata da Nuria Salado Fusté, con una grazia particolare che mi è rimasta nella memoria. E poi gli adorabili genitori di Aurora, che mi sono piaciuti tantissimo, Alessandro De Ceglia e Federica Resta. E dell’intero, ottimo, corpo di ballo, devo ricordare in particolare Francesca Raule e Stefano Sacco, interpreti dei due uccellini blu (splendidi i loro costumi) che guidano Ernesto da Aurora.
La bella addormentata del Balletto del Sud 2I due protagonisti sono stati portati in scena da Aleksander Yakovlev e Martina Minniti, belli, perfetti per i ruoli, ai miei occhi bravissimi.
Non sono infatti abbastanza esperta per valutare i vari tecnicismi ma da spettatrice profana ho visto grazia, eleganza, abilità. Forse una certa difficoltà – almeno mi è parso – dovuta al palco non troppo ampio, ma nulla che non fosse superabile da consumati professionisti.
Anche nelle coreografie, Franzutti ha mescolato con freschezza e fluidità il classico con movimenti moderni, regalando al balletto un tocco davvero teatrale e innovativo. Belle e delicate come quadri le scene di Francesco Palma.
Vincente l’idea di un happy end per tutti, anche per Carabosse. Non vi svelo come, ma nel finale tradizione e modernità si fondono più che mai e nella favola della Bella Addormentata si assapora un pizzico di Priscilla, la regina del deserto.
Se volete godervi questo balletto così particolare, lo potrete trovare al teatro Team di Bari il prossimo 14 febbraio. E per stuzzicare la vostra curiosità, eccovi un lungo promo:

Tag: #ballettodelsud #danzaclassica #FredyFranzutti #GianbattistaBasile

Foto dalla pagina Facebook del Balletto del Sud

Franca Bersanetti Bucci

Sono Franca, vivo in provincia di Ferrara e sono appassionata d’arte in generale, ma in particolar modo di teatro. Scrivo racconti, poesie e articoli su giornali online e siti internet.

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