Il Seggio Vacante



Oggi non si parla di cinema, si parla di televisione e nello specifico della mini-serie tv della HBO, basata sull’omonimo romanzo di J.K. Rowling – il primo dopo la saga di Harry Potter – e di cui porta il medesimo titolo, ossia Il Seggio Vacante.
Il titolo fa riferimento ad un seggio del consiglio cittadino dell’immaginaria Pagford, improvvisamente liberatosi a seguito della morte di Barry Fairbrother (Rory Kinnear), un uomo sposato e sulla quarantina, molto amato dai meno fortunati della popolazione di Pagford.
In effetti, Barry era un vero benefattore e aiutava a mandare avanti il centro sociale, uno dei più insoliti che si siano mai visti: nel XIX secolo infatti, un filantropo di nome Sweetlove aveva donato la sua grande villa alla popolazione di Pagford; la Sweetlove House era diventata così un centro sociale in tutto e per tutto, con programmi per i giovani disadattati e per i tossicodipendenti, molti dei quali residenti nell’area, soggetta ad un piano edilizio, chiamata The Fields.
Tutti in città sono sconvolti dalla prematura scomparsa di Barry, che tuttavia accade in un momento molto delicato per due membri del consiglio: Howard Mollison (Michael Gambon, già Albus Silente in svariati episodi di Harry Potter), salumiere di successo e presidente del consiglio, e la moglie Shirley (Julia McKenzie), sono determinati nel restituire villa Sweetlove agli eredi che la trasformerebbero in un centro benessere di lusso.
Il Seggio Vacante 2Gli Sweetlove vogliono il guadagno, mentre i coniugi Mollison vogliono ingraziarsi i vicini più abbienti, oltre ovviamente a voler vedere chiuso il centro sociale ed allontanare la sua clientela indesiderata dai quartieri altolocati di Pagford. Secondo i loro piani, i servizi sociali verrebbero spostati fuori città, raggiungibili solo grazie agli scarsi mezzi pubblici. Barry, paladino dei più deboli, accusa la coppia e i loro sostenitori di “apartheid”.
Con la morte di Barry, si mette in moto la macchina delle elezioni per il suo seggio e ci saranno conseguenze per i più disparati personaggi. Pagford, pittoresco villaggio inglese con la sua chiesa medievale, stradine ciottolate e piccole greggi di pecore, è tuttavia squallida: tradimenti, mogli alcolizzate, bambini maltrattati ed indifesi, mariti deboli e mariti violenti.
Gli adolescenti – che sono i personaggi più piacevoli assieme al povero Barry – attraversano tutti la loro crisi, come Krystal Weedon (Abigail Lawrie), ragazza ribelle di the Fields con una madre eroinomane che non riesce a prendersi cura del fratellino di Krystal. La ragazza ha una relazione conIl Seggio Vacante 3 Stuart (Brian Vernel), fumatore di erba dall’ormone impazzito. Il miglior amico di lui, Andrew (Joe Hurst), con problemi di acne e un padre violento, è invece un ragazzo romantico e con una cotta tremenda per una nuova compagna di scuola.
Lo sguardo sull’adolescenza non è tenero – Stuart è egoista e crudele, Krystal è autodistruttiva – e Barry era l’unico adulto che si rapportasse a loro con gentilezza e rispetto. Gli altri adulti di Pagford sono perlopiù ridicoli, spregevoli o – nel migliore dei casi – patetici.
Il Seggio Vacante non è un giallo avvincente ed è forse più vicino ad Harry Potter di quanto possa sembrare inizialmente: non ci saranno scope volanti, pozioni magiche o partite di Quidditch ma ci sono tanti adolescenti – i veri protagonisti – intenti a barcamenarsi in un mondo fatto di adulti ottusi. Spietato, Il Seggio Vacante getta lo sguardo sulla realtà della provincia inglese.






“Il Seggio Vacante” (“The Casual Vacancy”, Regno Unito, drammatico, 2015) di Jonny Campbell. Con Rory Kinnear, Michael Gambon, Julia McKenzie, Keeley Hawes, Simon McBurney, Silas Carson. Produzione: BBC, HBO.

Francesca Orlandi

Mi chiamo Francesca, sono laureata in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università di Ferrara e da sempre appassionata di cinema. In questo spazio virtuale mi occuperò di recensire film e dare consigli cinematografici.

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