Viva Vittoria a Villafranca: un 8 marzo speciale

Ero arrivata la sera prima, in una Villafranca di Verona già avvolta dal buio e ancora lucida di pioggia: il Castello Scaligero mi guardava pacifico, in un silenzio immobile.
Poi il mattino. Spalancando le persiane ho scoperto che il cielo dell’8 marzo era di un azzurro perfetto, le strade già vive e in fermento. E sotto il sole il castello non era più un gigante muto ma raccontava una storia. Anzi, molte storie.
Una per ognuna delle 1300 coperte di lana stese ai suoi piedi. Le storie di tante mani, di tanti cuori che, per mesi, avevano preparato migliaia di quadrati di lana di ogni colore, uniti quattro a quattro da fili rossi, ogni quadrato a valere un pensiero, a portare un sogno, un significato, un messaggio.
Tutto questo è stato ed è Viva Vittoria. Un progetto per la sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, nato alcuni anni fa a Brescia e che si è diffuso poi ad altre città, giungendo quest’anno, dall’8 all’11 marzo, anche a Villafranca, dove diverse associazioni hanno unito le forze nella realizzazione di quella che viene definita un’ “opera relazionale condivisa”, un’immensa installazione formata da tantissime coperte la cui vendita andrà a sostenere Casa Artemisia, una casa protetta che accoglie donne con minori, in situazioni di difficoltà.
La mattina dell’8 marzo confermo di aver vissuto e respirato un’atmosfera di autentica condivisione. Negli occhi di chi aveva lavorato all’evento brillava l’emozione. Negli sguardi di chi ammirava l’installazione si leggeva meraviglia. Un grande cuore rosso recava poi la testimonianza della forte partecipazione al progetto: i quadrati -oltre cinquemila- sono infatti arrivati a Villafranca da tutta Italia e persino dalla Turchia, dall’Ucraina, dalla Francia, dalla Danimarca e dalla Romania. Un ideale, caloroso abbraccio fatto a mano che ha superato più di un confine.
Da donna, ringrazio.
È stato bello e particolare fare parte per un giorno di quest’opera collettiva e camminare su quel prato di coperte. Due di esse sono venute via con me a Ferrara. Due coperte in nome delle due aggressioni da me subite in passato. Perché la rabbia e la paura di allora potessero trasformarsi in un abbraccio e in un aiuto concreto per altre donne. Ringrazio anche per questa opportunità.
A Villafranca comunque Viva Vittoria non si ferma: gli organizzatori sono decisi a non lasciare che questo piccolo miracolo di aggregazione resti un caso isolato e l’installazione sarà riproposta il prossimo 8 aprile, dopo che l’ultima delle quattro giornate previste è stata annullata per maltempo. Più di ottocento coperte sono state vendute ma ancora tante altre sono in attesa di un gesto di solidarietà.
Chi può, quindi, non perda l’occasione.
Andate a Villafranca e fatevi raccontare una storia. Regalatevi una coperta.
Donate un abbraccio.

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[Foto di Franca Bersanetti Bucci e dalla pagina Facebook di Viva Vittoria]

Franca Bersanetti Bucci

Sono Franca, vivo in provincia di Ferrara e sono appassionata d’arte in generale, ma in particolar modo di teatro. Scrivo racconti, poesie e articoli su giornali online e siti internet.

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