RECENSIONE – “Lettera a un bambino mai nato”

Lettera a un bambino mai nato, di Oriana FallaciCommovente e di grande sensibilità è il romanzo Lettera a un bambino mai nato, scritto da Oriana Fallaci nel 1975 (Rizzioli Editore, 1975).
La famosissima autrice, esprime attraverso quest’opera letteraria un tema prettamente femminile: la gravidanza; l’attesa inaspettata di un figlio, da parte di una donna indipendente, anticonformista per l’epoca, che ammette anche l’ipotesi dell’aborto fra le sue fragilitá d’anima e pensiero. Sentimenti contrastanti oscillano nel suo cuore di futura madre, accompagnati da un mutamento fisico e psicologico, che solo l’attesa di un figlio puó suscitare. Quando finalmente arriva l’accettazione di questa nuova vita, si consuma il dramma improvviso della sua perdita. Oriana Fallaci, con assoluta sinceritá, mette a nudo il cuore di una donna, che a sua volta rappresenta l’emblema di tante donne nella medesima situazione. La magia e lo sconvolgimento emotivo che accompagnano la consapevolezza di diventare madre e la dolorosa angoscia della perdita di un figlio, ancor prima di poterlo stringere in grembo.
Un libro da leggere tutto d’un fiato, versando inevitabilmente qualche lacrima, mentre si riflette sul significato profondo del mistero piú incredibile della vita: la nascita e la morte.

«Se uno muore vuol dire che è nato, che è uscito dal niente, e niente è peggiore del niente: il brutto è dover dire di non esserci stato».

Serena Piovaccari

Mi chiamo Serena, sono laureata in Tecnologia della Comunicazione Audiovisiva e Multimediale, mi occupo di regia e creazione di audiovisivi. Adoro scrivere poesie e leggere libri. Ritengo che leggere sia come aprire una meravigliosa finestra in un mondo sconosciuto, resta alla curiosità del lettore la sua scoperta.

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