Racconto di un’intrusa dentro un sogno (spiando “Talenti alla ribalta”)

La polvere del teatro…
È una frase che si sente dire spesso, da chi ci lavora e ci spende la propria vita. A volte è una polvere letterale, quella dei teatri d’epoca, un pulviscolo speciale di echi passati e storia, a volte è più un’idea, un’atmosfera, quella polverina magica che ti solletica le ciglia quando si entra in una sala e lo sguardo abbraccia le poltrone, il palcoscenico, i tendaggi del sipario.
Nel backstage poi la si respira. A me è successo il 19 marzo scorso, quando, durante Talenti alla ribalta, un concorso nazionale di danza, ho avuto il privilegio di accedere dietro le quinte del Teatro dei Fluttuanti di Argenta, durante le esibizioni dei ballerini partecipanti.
Frequento il Teatro dei Fluttuanti sin da bambina ma non conoscevo la sua parte segreta, quella concessa solo agli artisti e agli addetti ai lavori.
Passare sotto il suo palcoscenico e risalire ritrovandomi nei camerini pieni di danzatori è stato come trasferirsi dalla realtà a una sorta di caos meraviglioso, fatto dell’adrenalina che precede l’ingresso in scena, di tutta la fretta, la tensione dei cambi costume, dell’ansia dei risultati. Tanti sogni, soprattutto, sogni dovunque, negli occhi, nelle mani, nei piedi.
Mi sono ritrovata nascosta nelle ombre a fianco del sipario, a guardare il palco da un punto di vista per me davvero insolito, desiderosa di farmi piccola piccola per non intralciare quei ragazzi in attesa, quelle ballerine che venivano a sfregare le loro scarpette nella segatura, una necessità tecnica ma anche un gesto che per un profano ha qualcosa di poetico e fatato.
E dal mio nascondiglio, con grande emozione, li ho visti, quelli di cui scrivo in questa rubrica: i sogni in scena.
Ringrazio le organizzatrici dell’evento, Maria Meoni e Diana Cardillo, e Giulia Toselli di Iodanzo.com, per avermi offerto l’opportunità di questa esperienza.
Nel mondo che ci piace ci sono proprio giornate così, con dentro lo spirito di bellezza e positività in cui crediamo: giovani con una passione autentica, pronti a ore di studio extrascolastico per alimentare un sogno.
Per alcuni questo sogno di certo si realizzerà, per altri rimarrà tale, ma per tutti rappresenterà una preziosa scuola di vita: impegnarsi, faticare per credere in un sogno e intanto crescere, migliorarsi e imparare.
Vale per qualsiasi età, alla fine. Ed esiste ben poco meglio di questo.

Franca Bersanetti Bucci

Sono Franca, vivo in provincia di Ferrara e sono appassionata d’arte in generale, ma in particolar modo di teatro. Scrivo racconti, poesie e articoli su giornali online e siti internet.

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