Il vino con cui chiacchiereremo oggi è stato, per me, la più bella scoperta -enologicamente parlando- del 2015.
Si sa che le sorprese migliori sono quelle che non ti immagini; dalla scampagnata sui colli Euganei mi aspettavo di assaggiare lo Spumante DOCG Fior d’arancio e già mi pregustavo un vino leggero, fresco, dalla bassa gradazione alcolica e dal profumo agrumato.
Le mie previsioni sono state disattese -ma non deluse- quando ho assaggiato il Moscato Fior D’arancio, non nella versione spumante, ma passito. In bocca una colata di miele, mandorle e frutta candita.
Non saprei dire se è un’eccellenza del territorio, dal momento che non ho avuto modo di assaggiare altri passiti dei Colli Euganei; di sicuro è un’eccellenza dell’azienda produttrice, Vignalta, che con il suo Alpianae Fior d’Arancio, si è aggiudicata numerosi premi, tra cui la medaglia d’oro in occasione del concorso Muscat du Monde.
Sentiamo cos’ha da raccontarci questo incredibile vino…
Nome:
Alpianae
Anno di nascita:
2012
Provenienza:
“Vasti boschi di castagni, noci, faggi, frassini, roveri coprivano i pendii di Arquà, ma erano soprattutto la vite, l’olivo e il mandorlo che contribuivano a creare il suggestivo e tipico paesaggio arquatense”: così è stata descritto il mio paese d’origine, Arquà Petrarca, ai tempi in cui vi dimorò il celebre poeta.
Origini:
100% Fior D’arancio,un vitigno appartenente alla famiglia dei Moscati.
Raccontaci qualcosa di te:
Sono nato a Vignalta, un’azienda vitivinicola creata negli anni ’80, condotta da tre soci: Gomiero, Guzzo e Savagnin.
L’azienda è di 55 ettari, coltivati prevalentemente a Merlot, Cabernet e Moscato; i nostri vitigni crescono su terreni di origine vulcanica, ricchi di minerali.
Le uve Moscato Fior d’Arancio che mi compongono vengono vendemmiate a metà agosto e fatte appassire fino a dicembre sui graticci, nel fruttaio. Dopo la pressatura, avviene la fermentazione in botte di rovere, per almeno 12 mesi a cui seguono 6 mesi di affinamento in bottiglia.
Segni particolari:
Ho avuto parecchie soddisfazioni: i 3 bicchieri della guida Vini d’Italia del Gambero Rosso, le 3 stelle della Guida Veronelli, la medaglia d’oro al concorso Internazionale di vini a Lyon, al concorso Muscat du Monde in Francia e al Decanter World Wine Awards.
Svela ai nostri lettori dove ci siamo conosciuti:
A casa mia… in azienda, dopo la visita alla nostra suggestiva cantina, scavata nella roccia, ad osservare le botti di rovere per l’affinamento dei vini e ad appoggiarci sopra l’orecchio per ascoltare il gorgogliare e fermentare del mosto.
Descriviti un pò. All’occhio:
Giallo dorato acceso, con riflessi ambrati; il colore del miele, delle arance candite, dei tramonti autunnali sul Monte Gemola.
Al naso:
Un aroma candito, caramellato: marmellata di arance e zucchero di canna, miele d’cacaia, dolcetti di mandorle.
In bocca:
Il gusto conferma ciò che l’ofatto aveva percepito: miele e canditi in bocca, una colata di dolcezza che viene però stemperata da un finale fresco e agrumato, che le impedisce di risultare stucchevole.
Dove ti senti a tuo agio:
Mi piace essere presente nei momenti in cui ci si vuole rilassare e coccolare un po’… Adoro le pigre domeniche pomeriggio passate in poltrona a degustarmi lentamente, sbocconcellando un pasticcino di mandorle o succhiando un quadretto di cioccolato all’arancia, in compagnia di un libro o dei propri pensieri.
Ami stare in compagnia di:
Formaggi erborinati… quelli dal carattere deciso e piccante: ho bisogno di qualcuno che mi tenga testa, no?
Quanto ci costi:
Il prezzo al pubblico è 22 euro.