«Nelle ore piccole ogni spostamento da un luogo all’altro era un balzo enorme per l’essere umano, un supplemento sul prezzo da pagare per il privilegio di rallentare il tempo, sempre di più.
Si ricordò di banconote da mille franchi date a un’orchestra perché suonasse un solo brano, e di biglietti da cento franchi allungati ai portieri per farsi chiamare una vettura.
Ma quel dare, anche la somma più dissennatamente sperperata, era un’offerta sull’altare del Fato perché non gli lasciasse ricordare le cose che invece più meritavano di essere ricordate, quelle che ora avrebbe sempre ricordato: la sua bambina che gli veniva sottratta e sua moglie fuggita via, verso una tomba in Vermont.»
Tratto da: Babilonia rivisitata (1930), di Francis Scott Fitzgerald