Gianluca Merolli: il suo Gabbiano torna a volare

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La prima volta l’ho incontrato al bar del Gran Teatro di Saxa Rubra, a Roma, quando, due anni fa, iniziai la mia avventura col teatro dal vivo andando a vedere Romeo e Giulietta-Ama e cambia il mondo. Nella grande opera moderna prodotta da David Zard, Gianluca Merolli interpreta il feroce e tormentato Tebaldo, uno tra i personaggi più complessi e riusciti.
Di persona è un ragazzo riservato e molto gentile, nelle interviste rivela una grande cultura, fine intelligenza, e sul palco si trasforma, traboccando di presenza fisica e potenza espressiva. A poco più di trent’anni, la sua è una carriera già molto varia, con tappe importanti: penso, fra le altre, a We will rock you per cui fu scelto da Brian May e Roger Taylor dei Queen, oppure a Dignità autonome di prostituzione, a cui ha partecipato per la seconda volta la scorsa estate.
Ma quella di cui voglio parlarvi in questo caso è la sua prima regia.
Nel giugno del 2014, ha infatti debuttato a Napoli Un Gabbiano, che Gianluca ha adattato dal dramma in quattro atti di Anton Checov. Dopo il debutto napoletano, lo spettacolo, prodotto da Andrea Schiavo, è andato in scena a Roma nell’autunno successivo ed ora, a grande richiesta, tornerà nella capitale dall’8 al 17 ottobre prossimi, al Teatro Sala Uno.

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Foto di Roberto Marchesini, dalla pagina ufficiale Facebook di Gianluca Merolli.

Oltre che regista, Gianluca è anche interprete, nel ruolo di Konstantin, in una storia di famiglia e di legami affettivi ed emotivi costellata di rapporti difficili, non equilibrati, delusi e deludenti, di amori non ricambiati e mal gestiti, di teatro nel teatro, di arte incompresa. Un palcoscenico pressoché vuoto, fatto di molte ombre e poche luci abbaglianti o sfumate. Una rilettura onirica, metafisica, surreale, poetica, accompagnata da una colonna sonora che spazia tra brani di ogni genere ed epoca e nonostante questo si amalgama perfettamente con la messa in scena.
La visione di Gianluca Merolli ne rivela la sensibilità profonda, la sua conoscenza del teatro e dell’arte. Con lui un cast di ottimo livello: Anita Bartolucci (Irina), Francesca Golia (Nina), Giulia Maulucci (Mascia), Ivan Alovisio (Trigorin), Fabio Pasquini (Medvedenko) e Pippo Cangiano (Sorin).
Nel cast tecnico segnalo Martina Grilli, ballerina del corpo di ballo di Romeo e Giulietta-Ama e cambia il mondo, che qui cura i movimenti coreografici.
In sintesi, Un Gabbiano è un viaggio davvero fascinoso, teatro puro. Chi ne ha la possibilità sperimenti quest’esperienza. E tenete d’occhio Gianluca Merolli: è un artista autentico che riserverà di certo sorprese e soddisfazioni per il futuro. A marzo del 2016 arriverà già una sua seconda regia, che debutterà sempre a Roma: dopo Cechov, Gianluca ha scelto di cimentarsi con Federico Garcia Lorca e il suo testo Yerma. Mi aspetto da lui un’altra prova di gran classe.

 

Franca Bersanetti Bucci

Sono Franca, vivo in provincia di Ferrara e sono appassionata d’arte in generale, ma in particolar modo di teatro. Scrivo racconti, poesie e articoli su giornali online e siti internet.

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